Tagliacozzo. Spuntano su Whatsapp i nomi dei presunti acquirenti. Nell’ambito dell’inchiesta antidroga che ha portato a una misura cautelare nei confronti di una ragazza del posto a all’iscrizione nel registro degli indagati della sorella, era stato sequestrato un cellulare all’interno del quale c’erano i nomi di coloro che acquistavano la sostanza stupefacente, in particolare hashish. Si tratta di giovani tra i 20 e i 30 anni a cui veniva ceduta la droga i cui nomi sono stati trovati nel cellulare dell’indagata. Nei guai è finita M.A., 22 anni, di Tagliacozzo, sottoposta alla misura cautelare dell’obbligo di firma, provvedimento emesso dal gip Francesca Proietti su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica, il pubblico ministero Guido Cocco. Nelle conversazioni, però il linguaggio era criptato, e cioè venivano utilizzati dei termini allegorici. “La ragazza”, afferma il difensore Luca Motta, “è incredula davanti a questa ricostruzione della procura, e ferocemente determinata a dimostrare la sua estraneità ai fatti frutto di ricostruzioni ardite ed inverosimili”. Secondo la difesa, inoltre, “le testimonianze degli acquirenti dovranno essere verificate”. Nei prossimi giorni sarà chiesta la revoca della misura cautelare in attesa dell’interrogatorio di garanzia che dovrà tenersi entro dieci giorni e nel quale, secondo i legali, l’indagata chiarirà la sua posizione nella vicenda”.
Sono diversi gli episodi contestati dai carabinieri se partono dalla fine dello scorso anno. In particolare, a un giovane del posto venivano cedute delle dosi di hashish due tre volte a settimana in cambio di pochi euro. Una dose veniva pagata appena 5 euro. Numerose le cessioni accertate dai carabinieri anche a un altro ragazzo appena maggiorenne. Stessa cosa nei confronti un altro giovane del posto con cadenza di dieci giorni e dosi da 10 euro. Le consegne, sempre secondo i carabinieri della compagnia di Tagliacozzo guidata dal comandante Silvia Gobbini, venivano eseguite a volte dalla sorella della 22enne. Alcuni dei giovani coinvolti sarebbero stati già ascoltati dai carabinieri. L’operazione è partita a seguito di un’operazione di controllo avvenuta lo scorso maggio in un locale del centro storico. La ragazza aveva tentato di uscire dal bar ma era stata notata dai militari dell’Arma e bloccata, per essere accompagnata in caserma. Durante la perquisizione era stata trovata in possesso di quattro dosi nascoste all’interno di un porta oggetti che erano nella borsetta. Ne era scaturita una perquisizione domiciliare e in casa c’erano altri 20 grammi di hashish, alcuni grammi di marijuana, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento dello stupefacente.