Tagliacozzo. “Musica e musicisti a Tagliacozzo” è il tema del progetto con il quale il complesso bandistico città di Tagliacozzo ha partecipato al bando del Mibact “Salvaguardia del patrimonio musicale tradizionale” classificandosi al tredicesimo posto. Un’iniziativa unica nel suo genere che prevede la riscoperta e la valorizzazione non solo dei testi più noti dei musicisti locali, ma anche dei canti della tradizione sia sacri, sia profani. Il progetto si articolerà in diverse fasi: lezioni di musica nelle scuole primarie di Sante Marie e Tagliacozzo e nelle medie di Capistello e Magliano, sette concerti nella Marsica, e poi la presentazione di un libro con cd e mostra permanente dal 20 dicembre al 6 gennaio nell’atrio del Comune di Tagliacozzo.
“Abbiamo risposto al bando con un’iniziativa che mira a valorizzare il patrimonio tradizionale di Tagliacozzo”, ha commentato il presidente del complesso bandistico, Carlo Chicarella, “per noi è una grande soddisfazione e significa che il progetto è valido”. Gianluca Tarquinio, musicologo e responsabile scientifico del progetto sta lavorando senza sosta per raccogliere tutto il materiale e preparare sia i musicisti che saranno protagonisti dei sette concerti, sia il cd che dovrà essere poi presentato a dicembre. “A Tagliacozzo c’è una tradizione musicale costruita non solo da professionisti, ma anche da studiosi e sacerdoti”, ha precisato il musicologo, “noi ripercorreremo la storia della musica in questa città dal 1.200 a oggi. Siamo riusciti a rintracciare testi del 1.500 dedicati a Petronilla Massimi. Anche Ascanio sappiamo che aveva interessi musicali. È un lavoro unico al livello nazionale che contraddistingue questo gruppo musicale che non è solo una banda ma un’associazione al lavoro per salvaguardare il patrimonio musicale della sua città”. Soddisfatto il vice sindaco con delega alla cultura, Chiara Nanni per la quale “il complesso bandistico svolge un ruolo importante sia nell’ambito didattico, perché forma molti ragazzi alcuni dei quali diventati oggi dei professionisti, sia sociale perché aggrega e permette ai giovani di crescere in un ambiente sano. Fate un lavoro egregio e questo progetto vi ha premiato”.