Avezzano. E’ stato dichiaro inammissibile il ricorso cautelare avanzato dall’ex presidente Giancarlo Di Micco Rocco, da Augusto Cicchinelli, Felli Gabriela Andreina, Garofali Elena, Carbonelli Anna, Roberto Mecozzi, Cicchinelli Attilio e Cotardo Paolo nei confronti di Gal Terre Aquilane. Lo ha stabilito il giudice del tribunale dell’Aquila, Daria Lombardi che ha condannato i ricorrenti in solido al pagamento delle spese della fase in favore del resistente, spese liquidate in complessivi 600 euro per competenze, oltre Iva e Cpa come per legge. Ora il nuovo Cda, presieduto da Antonio Carlini, potrà, secondo il giudice, prendere possesso della sede, attualmente sequestrata dalla polizia di Avezzano e firmare la convenzione con la Regione Abruzzo.
Nel caso di specie, i ricorrenti richiedevano che il Tribunale provvedesse a sospendere l’efficacia e l’esecuzione della delibera assembleare illegittimamente adottata in data 21 luglio 2017, oltre che delle delibere assembleari successivamente emanate in data 21-28 agosto 2017. “Ora l’auspicio”, ha affermato il legale del resistente, Loreto Ruscio, “è che a questo punto si ristabilisca un clima di serenità e che il nuovo cda possa svolgere il suo compito in modo sereno e nell’interesse del territorio”.
Il giudice ha boccito la ricostruzione dei ricorrenti che sostenevano il pericolo di perdere i fondi della Regione se fosse cambiato Cda. Invece, secondo il giudice Lombardi, la ricostruzione di Di Micco e altri “non può essere condivisa, ed appare, pertanto, carente il profilo del periculum (danno causato dal ritardo) sollevato in relazione sia alla deliberazione assunta in data 28 agosto 2017 (della quale parimenti è chiesta la sospensiva dell’efficacia con la seconda memoria integrativa del 30 agosto 2017) nella quale veniva dato mandato al nuovo presidente del Cda di prendere immediatamente
contatti con gli organi regionali al fine di firmare la convenzione per il PSR Abruzzo, sia in relazione alla mail inoltrata il successivo 29 agosto 2017 dal nuovo
presidente del GAL nella quale questi confermava la propria disponibilità alla firma della convenzione”.
La travagliata vicenda della società privata ora potrebbe avviarsi a conclusione. Nei giorni scorsi il socio Cicchinelli si era barricato nella sede, denunciando il nuovo presidente e altre persone accusandoli di numerosi reati con un esposto.