Avezzano. “In Vacanza con la Scienza”, il progetto dell’Istituto superiore “Majorana” di Avezzano si è concluso in questi giorni, tra l’entusiasmo dei partecipanti e delle loro famiglie. Un Campo estivo un po’ speciale, rivolto a bambini dagli 8 ai 13 anni in attuazione dell’iniziativa “In Estate si imparano le Stem” del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri che ha selezionato e finanziato il progetto del Majorana inserendolo ai primi posti di una speciale classifica, tra più di mille progetti presentati in tutta Italia.
Stem è l’acronimo di Science, Tecnology, Engineering e Mathematics e propone l’insegnamento di queste discipline in modo innovativo stimolando l’approccio pratico laboratoriale e ludico, attraverso modelli di apprendimento basati sull’invenzione, sulla passione, sulla collaborazione, sui progetti e sul gioco.
L’iniziativa è dedicata in modo particolare alle piccole studentesse ma anche agli studenti, non solo per aumentare il loro interesse nei confronti delle materie Stem, ma anche per superare gli stereotipi e i pregiudizi di genere che vedono le donne meno predisposte per le “scienze dure” nonché per sfatare l’idea che le discipline scientifiche siano più adatte ad un pubblico maschile.
Il bilancio di questa esperienza può essere considerato un successo: per i bambini coinvolti, che hanno scoperto quanto quelle materie, spesso ritenute “incomprensibili”, possano invece essere divertenti e stimolanti e, se connotate da creatività e immaginazione, permettano di realizzare oggetti e creazioni originali. Un successo soprattutto per i giovani mentor, studenti del Majorana che hanno coadiuvato i docenti in quest’esperienza durante la quale si sono messi alla prova come guide per i più piccoli, una responsabilità che ha stimolato in loro il desiderio di migliorarsi e di impegnarsi al meglio nel loro percorso di studi.
I giovanissimi ospiti, supportati dai docenti e coadiuvati da alcuni tra i più meritevoli alunni del Majorana, si sono avvicinati alle scoperte scientifiche e sono stati guidati a cimentarsi in attività ludico didattiche con esperienze laboratoriali in cui creatività, logica, pensiero computazionale, capacità di lavorare in team, approccio al problem solving sono stati gli strumenti con cui essi si sono avvicinati a materie come la matematica, la chimica, le scienze, la fisica, la meccanica, la robotica e il coding. I piccoli apprendisti, attraverso attività ludiche impostate sulla creatività, hanno iniziato a scoprire il mondo delle tecnologie e i concetti base delle discipline scientifiche. Il progetto nel suo atto finale ha visto la partecipazione delle famiglie all’esposizione dei lavori realizzati dai piccoli studenti.
“Ho scoperto tante cose e mi sono divertita” le parole scritte da Giorgia nell’apposito registro a conclusione del progetto; “è stata un’esperienza bellissima!” il commento di Alessia; “i racconti dei bambini erano allegri e carichi di energia, sono tornati a casa con tante domande… Grazie!” il ringraziamento della mamma di Simone e Luca.