Luco dei Marsi. Nei giorni scorsi circa un centinaio di utenze, tra attività commerciali e normali cittadini, si sono ritrovati all’improvviso senz’acqua. Quando gli utenti, a migliaia e furibondi, si sono recati negli uffici del consorzio, gli impiegati del Cam hanno spiegato che l’intenzione non è più quella di tollerare i cittadini morosi e che, pertanto, da adesso in avanti si adotterà una linea molto più dura verso gli utenti che non pagano la bolletta dell’acqua. Più di un luchese, recatosi lì per chiedere spiegazioni, ha sollevato il sospetto che Luco sia finito sotto la lente dei controlli per il caso Cam-Segen-Comune di Luco delle scorse settimane; non può essere una casualità, sostenevano adirati gli utenti, che gli uffici del consorzio siano pieni solo di cittadini luchesi. In effetti il debito che i cittadini hanno contratto negli anni è circa un milione di euro, più o meno il credito che il comune di Luco dei Marsi aveva nei confronti del Cam e che in seguito è stato traslato alla Segen.
Gli impiegati del consorzio però hanno smentito l’ipotesi e ribadito che questa condotta verrà messa in atto per tutti i paesi della Marsica. Qualcun’altro, invece, ipotizza che ci sia così tanta intolleranza verso i luchesi anche perché proprio grazie al protrarsi dell’accordo siglato nei mesi scorsi, i dipendenti del consorzio sono ancora senza stipendio da ben due mesi, per motivi burocratici. Sono solo ipotesi, ma intanto diverse centinaia di luchesi si sono recati negli uffici del consorzio per sanare la loro posizione, un centinaio di utenze sono già state staccate e altre ne verranno staccate nei prossimi giorni, in barba a chi sosteneva che la fornitura dell’acqua, in quanto bene di prima necessità, non può essere interrotta. In realtà il Cam, rispetto ad altri gestori, ha scelto una linea un po’ più morbida. L’acqua non viene chiusa del tutto, ma viene applicato un filtro che ne limita fortemente il passaggio. Pertanto è sufficiente a riempire qualche bottiglia d’acqua al giorno, ma non certo per i servizi domestici igienici. @francescoproia