Tagliacozzo. Finalmente è arrivata la notizia ufficiale con tutti i dettagli, molti in città erano in trepida attesa, visto l’avvicinarsi della festa. Anche quest’anno, da tradizione, si svolgerà la manifestazione culturale dedicata ad Ascanio Mari, l’ormai noto orafo del re, nell’era del rinascimento. Il prossimo weekend, dal 7 al 9 luglio, la città indosserà un decoro tutto rinascimentale per ospitare questa ventiduesima edizione della festa, tra spettacoli, musica, gastronomia e incontri culturali. Come per il festival, la giunta Giovagnorio ha previsto un cambio di direzione anche in questo caso: se negli ultimi anni, l’organizzazione era nelle mani dirette degli amministratori comunali, quest’anno l’assessore alla cultura Chiara Nanni, in concorde con la maggioranza, ha deciso di affidare la direzione artistica a Federico Fiorenza, già partecipe l’anno passato in uno spettacolo del Festival di Mezz’estate.
Una conferenza di presentazione inaugurerà la tradizionale manifestazione della città, con la voce di Domenico Colasante, storico tagliacozzano autore del libro “L’orefice del re” e con Bruno Rossi, ideatore della manifestazione nel 1995. A seguire, il classico spettacolo degli sbandieratori, con la compagnia de L’Aquila lungo le strade principali del borgo tagliacozzano. Numerosi gli appuntamenti e le novità con i giullari di Arezzo, voli liberi di falconi, aquile e gufi, spettacoli di musica e teatro. E a cena, banchetti rinascimentali per tutti: nei vari ristoranti che hanno aderito all’iniziativa, saranno organizzati dei menù appositi risalenti al rinascimento, ma non è tutto. Come ormai è consuetudine dagli ultimi anni, apriranno per l’occasione apposite osterie, in antichi palazzi storici, come l’affascinante Palazzo Mastroddi o Palazzo Iacomini, o in cantine ad hoc lungo le vie del centro storico.
“La prima edizione di Ascanio voluta da Bruno Rossi”, scrive Fiorenza sulla brochure dell’evento, “mi prese per il
fascino che hanno tutte le prime volte come un innamoramento”, commenta il direttore artistico, “La novità di mettere in scena un percorso di gioia colorato e rumoroso, la conoscenza e la rappresentazione della vita di un giovane povero, ma tenace che da Tagliacozzo sarebbe divenuto l’orafo del Re. Esempio oggi a nuove generazioni di migranti, di speranze ripetute, di successi e di vita nuova cercata”, conclude, “Arte, musica, teatro, giocoleria, circensi, atleti, fuoco ,spade, trampoli , costumi, rievocazioni, emozioni e poesia, questo abbiamo preparato per voi”. Un appuntamento da non perdere quindi per questa XXIII edizione, che si prospetta ricca di novità e carica di entusiasmo in un’atmosfera tutta rinascimentale. @RaffaeleCastiglioneMorelli