Celano. Ci sarebbe un mero errore del sistema di monitoraggio auto dietro alla querelle che da questa mattina sta suscitando proteste, accuse, smentite e difese tra la popolazione ma soprattutto tra il sindaco di Celano Settimio Santilli e Strada dei Parchi. Tutto è cominciato con un comunicato stampa diramato dal Comune a firma del primo cittadino che denunciava l’ennesimo aumento delle tariffe autostradali, prendendo ad esempio proprio il pedaggio da Celano a Roma Est. Secondo il sindaco c’era stato un incremento di 30 centesimi, da 11.40 a 11.70 euro. Immediata la replica di Strada dei Parchi secondo cui le accuse del sindaco erano prive di fondamento. A quel punto abbiamo chiesto chiarimenti all’interessato, al primo cittadino di Celano, che ci ha fornito il biglietto “incriminato” in cui risultava effettivamente l’aumento di 30 centesimi. A un’attenta analisi di confronto tra il biglietto precedente e quello con la tariffa aumentata, però, emergeva che nel primo era stata presa in esame un’auto di classe A, mentre nel secondo, quello aumentato, un’auto di classe B, quindi un mezzo più grande. Quindi nessun aumento, ma solo un banale errore.
Ciò però non ha fatto desistere Santilli dall’accusare la società autostradale. “Cara Strada dei Parchi”, ha dichiarato Santilli, “evidentemente siete voi decisamente fuori strada, oppure i vostri caselli automatici o magari i casellanti si alzano la mattina e cambiano le tariffe al posto, addirittura, del Governo. Le tariffe di un servizio pubblico le cambia solo il governo con un decreto”, ammette Santilli, “ma le ricevute mostrano una differenza di 0,30 euro di questa settimana che si va ad aggiungere a quello già applicato di 0,10 euro dal 1° gennaio. Stessa macchina che cambia da classe A a classe B”, continua il primo cittadino, “a quanta gente sarà capitata la stessa cosa senza accorgersene? La politica è fatta anche di scomode verità”.