Sante Marie. Vengono trasportati nel sito per la lavorazione del materiale ad Aielli. si tratta dei rifiuti indifferenziati dei dodici Comuni marsicani che fanno capo alla Segen. Dopo l’incendio doloso alla discarica di Sante Marie che ha causato un danno da due milioni di euro, la paventata emergenza rifiuti nella Marsica sembra scampata. Per la nuova destinazione dei rifiuti è stato siglato per un mese. Grazie a un accordo Segen-Aciam, le due aziende che si occupano della raccolta e del trattamento dei rifiuti nella Marsica, i cittadini possono stare tranquilli, senza temere l’emergenza. Ma la soluzione è solo provvisoria. Durerà fino al 31 ottobre. I rifiuti ora finiscono nell’impianto di lavorazione che si trova ad Aielli ed è gestito dall’Aciam che ha dato la sua disponibilità. Dopo, però, sarà necessario trovare una nuova soluzione. Si sta pensando anche a una struttura mobile per la lavorazione del materiale indifferenziato. «Stiamo attendendo che gli organi competenti completino i rilievi di inquinamento causati dall’incendio», ha affermato Fernando Capone, responsabile di Segen, «poi sapremo se questa strada sarà percorribile. Dai primi dati raccolti, gli esperti del nucleo speciale dei vigili del fuoco hanno già stabilito che non ci sarebbe stato inquinamento ambientale. I rilievi sono stati eseguiti dagli uomini del nucleo Nbcr del Ministero dell’Interno (Nucleare, biologico, chimico e radiologico) non hanno riscontrato nessun pericolo chimico e radiologico. Secondo le indagini, le fiamme sarebbero state appiccate da esperti del settore, che conoscono bene il funzionamento dei macchinari. Sul caso la Procura di Avezzano ha aperto un’inchiesta e i carabinieri della compagnia di Tagliacozzo stanno cercando di risalire ai responsabili. Si tratterebbe di un attentato finalizzato a provocare un danno. Infatti l’episodio è avvenuto a pochi mesi dalla dismissione del sito. La discarica era infatti in esaurimento ed entro dieci mesi circa sarebbe stata chiusa.