Tagliacozzo. Cittadini, proprietari e utenti di Marsia scrivono al sindaco Vincenzo Giovagnorio, al Consorzio acquedottistico marsicano e al Consorzio stradale di Marsia chiedendo di restituirgli l’acqua. Con una nota circostanziata e documentata i residenti del consorzio hanno sollecitato l’erogazione di acqua potabile. “Siamo nel terzo millennio e non dovrebbe accadere. Ma non a Marsia”, hanno spiegato in una nota, “accade così che cittadini, proprietari e utenti di Marsia sono costretti a scrivere agli enti competenti, dal Comune di Tagliacozzo, al Consorzio Acquedottistico Marsicano e al Consorzio Stradale di Marsia, per “segnalare” la pressante esigenza di risolvere – fra le tante di cui il centro turistico di Marsia necessita – almeno la prima e più scontata tra le priorità: di tutelare cittadini ed utenti rispetto a quello che rappresenta il bene primario, irrinunciabile in qualunque latitudine, ponendo termine – una volta per tutte – agli impedimenti, alle divagazioni ed alle speculazioni di ogni genere che da molti decenni si consumano in danno di quella che fu una ridente località turistica, fiore all’occhiello di tutta la Marsica”.
“Poi, per le ragioni più disparate, tutte relegate nell’alveo delle contraddizioni speculative, dei contenziosi senza fine, della assoluta mancanza di progettualità da parte delle amministrazioni competenti e di un piano organico coerente con le potenzialità turistiche del territorio, l’inizio – inevitabile in tali condizioni – di un progressivo ed inesorabile declino, al quale ancora oggi si assiste”, hanno continuato, “un declino rispetto al quale i cittadini di Marsia sembrano voler richiedere, con spirito di collaborazione, ma con la necessaria determinazione, una significativa inversione di marcia, a partire dalla definitiva soluzione del “problema acqua”, che significativamente rappresenta quello di maggior rilievo, senza di che nessuna altra questione sembra proponibile o meritevole di essere affrontata. E, naturalmente, con altrettanta chiarezza e determinazione, chiedono che la definitiva soluzione della “emergenza acqua” a Marsia sia gestita appieno, responsabilmente ed operativamente, da parte degli Enti, di estrazione pubblica, che istituzionalmente sono demandati ad amministrare e gestire ogni problematica legata al servizio pubblico della erogazione dell’acqua. A cominciare dal Comune di Tagliacozzo e dal Consorzio Acquedottistico Marsicano. In verità, della questione acqua a Marsia e delle soluzioni immediate previste, ha parlato circostanziatamente nel luglio dello scorso anno, nella immediatezza della stagione estiva, il Consorzio Stradale di Marsia e in qualche modo lo stesso Consorzio acquedottistico con l’annuncio dell’attivazione del “Servizio Prelievo Acqua A Marsia”, in corrispondenza dell’impianto ubicato su via del Belvedere di Marsia, con la indicazione di circostanziate modalità di prelievo, e la precisazione che oggi suona quasi ironica … “Per favorire le esigenze dei consorziati ed il risparmio di spesa”. Poi solo pochi giorni dopo, il 10 di agosto, nel pieno della stagione estiva, la “correzione di rotta” con l’annuncio. “Tutte le reti di adduzione e distribuzione di acqua a Marsia passano in gestione al CAM – Consorzio Acquedottistico Marsicano S.p.A. – ente che curerà le prove tecniche anche dell’acquedotto interno di Marsia nell’ottica di un possibile collaudo, iniziativa attivata e sostenuta dal Comune di Tagliacozzo”; “Sospensione temporanea prelievi acqua a Marsia”. Con tutta evidenza, sembrava di poter desumere, … al fine della encomiabile prospettiva di consentire … le prove tecniche e del collaudo dell’acquedotto interno di Marsia da parte del CAM. Solo una sospensione, si era detto, ma, ancora oggi, dopo mesi e nell’imminenza di una nuova stagione estiva – che notoriamente rappresenta il solo limitato periodo di affluenza a Marsia – nulla di veramente nuovo se non la ulteriore anticipazione di nuove … “modalità di approvvigionamento”, ovviamente pur sempre e rigorosamente … “precario”. Se non altro per motivi di coerenza! E pure sempre contando sulla ormai proverbiale pazienza dei cittadini di Marsia. Che, però, almeno quella, sembra essere definitivamente … finita”.