Avezzano. Salta l’incontro pubblico in piazza tra i sei candidati sindaci di Avezzano proposto dal candidati Leonardo Caasciere. In una lettera il sindaco in carica, Gianni Di Pangrazio, chiarisce la sua posizione in merito.
“Caro Leonardo, ho letto la Tua nota inerente un confronto pubblico tra i candidati a Sindaco da svolgersi in piazza Risorgimento il 14 maggio p.v. Ti premetto che ritengo utile ed opportuno confrontarci, per esporre ai cittadini di Avezzano i nostri programmi, ma ritengo che giorno, luogo, modalità di conduzione e regole del confronto debbano essere stabilite democraticamente ed in maniera condivisa dai comitati
elettorali di tutti i candidati. Il confronto, per sua stessa natura, deve avere un’organizzazione ed una regia neutra, attenersi a regole definite e condivise e svolgersi nel rispetto scrupoloso della normativa. Pertanto, non può essere organizzato e promosso unilateralmente solo da un singolo comitato elettorale. Inoltre, il luogo, Piazza Risorgimento, mi sembra poco adatto ad un sereno confronto,
poiché potrebbe trasformarsi in uno scontro tra opposte tifoserie, senza portare nessun contributo di idee alla nostra città. D’altronde, nella maggior parte delle città italiane e anche negli “Stati esteri”, citati in un recente comunicato del Tuo comitato elettorale, i confronti tra candidati si svolgono in televisione, o in altri luoghi deputati. Ho già dato la mia piena disponibilità ad un incontro tra candidati, scrupolosamente regolamentato, che l’Associazione “Libera” organizzerà il 20 maggio p.v., presso l’aula magna dell’Università. Incontro a cui Ti invito a partecipare. Sicuramente parteciperemo insieme ad ulteriori confronti organizzati, con regole ben definite, da altre entità, quali televisioni, giornali, associazioni, con il comune obiettivo di proporre i nostri programmi ai cittadini di Avezzano che, con intelligenza, sceglieranno tenendo conto della credibilità, della concretezza e della capacità di chi si candida a guidare la città”.
Il candidato Casciere ha ribadito invece la sua posizione.
“Gianni Di Pangrazio non parteciperà al confronto tra i candidati alla carica di sindaco di Avezzano il 14 maggio. Questo è l’elemento più importante emerso nella giornata odierna, in cui si sono susseguiti vari accadimenti di cui diamo di seguito riferimento.Prima di tutto ci preme chiarire e ricordare come lo staff di Leonardo Casciere si fosse fatto carico dell’organizzazione del confronto dopo che TUTTI i candidati alla carica di sindaco di Avezzano avevano fornito il loro consenso e dichiarato la partecipazione (Gianni Di Pangrazio compreso). L’organizzazione da parte dello staff di Casciere riguardava e riguarda soltanto l’aspetto logistico, nulla ha a che fare con regole ed argomenti trattati, che saranno decisi dal giornalista moderatore del confronto (persona al di sopra delle parti) in totale indipendenza.
Proprio per discutere tutti insieme sulle modalità di svolgimento e regole del confronto, è stato convocato nella mattinata del 5 maggio, un incontro tra i delegati di tutti i candidati e il giornalista de “Il centro” Roberto Raschiatore, designato come moderatore. All’incontro si sono presentati i rappresentanti di tutti i candidati ad eccezione di quello di Gianni Di Pangrazio, nonostante i numerosi solleciti fatti al delegato del suo staff. Costatata la NON volontà del sindaco uscente di partecipare alla riunione personalmente o tramite delegato, i partecipanti hanno deciso di aggiornarsi alla mattina del 6 maggio, quando si terrà un nuovo incontro per delineare la situazione, una volta chiarita con certezza la posizione di Gianni Di Pangrazio. Nella tarda mattinata, una missiva del sindaco uscente comunicava di fatto il suo rifiuto a partecipare al confronto, adducendo motivazioni legate alla sicurezza, a questioni di opportunità e alle regole che non possono essere decise da un solo candidato (nel presente caso Casciere). Desideriamo, a questo punto, fare le dovute precisazioni sulle questioni portate a giustificazione da Di Pangrazio. Regole e imparzialità del confronto: come detto in precedenza, lo staff di Leonardo Casciere si è occupato solo dell’organizzazione dell’aspetto logistico. Le regole di ingaggio saranno di competenza del giornalista moderatore e dovranno essere decise congiuntamente a tutti i rappresentanti dei candidati sindaco. Proprio a questo serviva l’incontro di questa mattina, tutti coloro che erano presenti posso confermare come nessuna regola fosse stata preconfezionata dallo staff di Casciere.
Aspetto della sicurezza: viene espressa preoccupazione sul fatto che sarebbe difficile garantire la sicurezza in piazza Risorgimento per un evento con afflusso ingente di persone, con il pericolo di episodi sconsiderati, per questo sarebbe meglio organizzare il tutto in un luogo diverso e al chiuso. A questo punto ci sorgono alcune considerazioni: Che considerazione hanno il sindaco uscente e il suo staff dei cittadini di Avezzano, visto che non li ritengono in grado di partecipare con civiltà e sano interesse ad un evento politico? Avezzano è quindi una città dove non è possibile garantire l’ordine pubblico per un evento in piazza? Cosa impedirebbe a dei facinorosi di poter dar luogo ad episodi indesiderati in un ambiente chiuso? L’ambiente chiuso (Teatro, sala conferenze….) avrebbe la grande forza di limitare la platea e di poter riempire ogni ordine di posto con persone “amiche”, capiamo che potrebbe essere una panacea per chi il confronto lo teme. Noi invece vorremmo un confronto davvero aperto, un confronto cui possano assistere tutti i cittadini, di tutte le correnti politiche e a prescindere dal candidato per il quale simpatizzano. Restiamo della convinzione che il confronto debba esserci e debba essere ad AMPIA PARTECIPAZIONE POPOLARE. Abbiamo ricevuto anche un’altra comunicazione da parte del candidato Gabriele De Angelis, contenente riflessioni riguardo l’opportunità del confronto; al momento non abbiamo alcun commento in merito, visto che potremmo chiarire e confrontarci sull’argomento della giornata di domani.Domani mattina (6 maggio) ci sarà un nuovo incontro tra i rappresentanti dei candidati sindaco (ad eccezione del rappresentante di Gianni Di Pangrazio, a meno di sorprese), in cui si farà il punto della situazione alla luce degli ultimi accadimenti. “Ho appena ricevuto da Gianni Di Pangrazio una missiva con la quale comunica che non intende partecipare al confronto pubblico indetto per il 14 maggio, dal momento che paventa che non vi siano regole condivise, che l’organizzazione dovrebbe essere neutra e non promossa unilateralmente da un singolo comitato elettorale. Mostra, inoltre, timore che non possa trattarsi di un sereno confronto, potendosi trasformare il dibattito in uno scontro tra “opposte tifoserie”.
Premetto che questa mattina tutti i comitati elettorali sono stati invitati, ed hanno partecipato, ad un incontro presso la mia sede per definire le modalità, le regole e l’obiettività del confronto.
Purtroppo, Di Pangrazio ha ritenuto di non dover far partecipare chicchessia, nonostante pressanti inviti rivolti al suo staff. Dispiace costatare che, nonostante ”la rinnovata amicizia e stima”, possa il Di Pangrazio ritenermi soggetto dedito a rimestare nel torbido, indirizzando il confronto per miei interessi politici. Perché ciò è quel che si argomenta dal suo scritto ed è, questo, un gravissimo errore di valutazione. Se il Di Pangrazio avesse avuto l’accortezza di far partecipare qualcuno, avrebbe potuto avere notizia che il tutto si sta svolgendo nella più perfetta sintonia con gli altri comitati, i quali hanno potuto costatare che nulla di preconfezionato vi era e che tutte le modalità sono in itinere per la condivisione generale, essendo state, le regole, demandate totalmente al giornalista che doveva condurre il confronto e che, da tutti, è stato ritenuto uomo obiettivo e di sicura lealtà nei confronti di tutti i candidati sindaco. Ho sollecitato con insistenza il confronto in pubblico perché i cittadini potessero avere contezza delle idee, dei programmi, dei presupposti per il rilancio della città, senza precludere a nessuno la possibilità di costatare direttamente la validità delle idee. Evidente che in un luogo chiuso la limitazione della partecipazione è in re ipsa. La scappatoia, anche se elegante, per sottrarsi al dibattito pubblico è di evidenza lapalissiana. Lo ringrazio per l’invito al confronto tra i candidati organizzato da “Libera”, precisando che già ero stato invitato dagli organizzatori ed avevo dato la mia immediata disponibilità a partecipare. Il dibattito lo terremo comunque e domani mattina avremo una nuova riunione per definire le regole con i rappresentanti di tutte le altre coalizioni”