Avezzano. “L’Abruzzo non è esattamente la Valle dell’Eden per i cani e men che meno la Città di Avezzano. Un sondaggio dell’Aidaa (Associazione Italiana Difesa Ambiente e Animale) su dove vivono meglio gli animali mette l’Abruzzo al 15 posto e nella regione la situazione del randagismo è sostanzialmente divisa tra aree a bassa evidenza del fenomeno, dove i canili comunque sono quasi sempre pieni, ad aree ad alta evidenza dove ci sono anche branchi di animali vaganti, come appunto Avezzano”. E’ questa la posizione di Guseppe Aseleti, medico veterinario, candidato con Forza Avezzano per Gabriele De Angelis
“La legge regionale 47/2013 sul controllo del randagismo, anagrafe canina e protezione animali da affezione”, spiega, “è una legge valida ma disattesa e non applicata. Il principio “NO KILL”, non è supportato da campagne di educazione, da limitazione delle nascite con sterilizzazione ed identificazione dei cani che sono le basi del controllo del randagismo esercitate dalle Attività Veterinarie dove non bisogna inventarsi nulla. La nuova Avezzano dovrà far crescere, nei cittadini, la sensibilità nei confronti degli animali e la cultura delle regole e dell’appropriatezza.
Queste le proposte di azione sul territorio contenute nel nostro programma:
– Applicare le norme .
– Far rispettare l’obbligo d’iscrizione dei cani all’anagrafe canina ed incentivare quella felina.
– Vietare il vagabondaggio dei cani di proprietà, principale causa di randagismo.
– Favorire la sterilizzazione dei cani e gatti di proprietà attraverso le convenzioni con LP Vet e premiare, attraverso dei bonus fiscali , chi sterilizza il Pet.
– Incentivare le adozioni dei cani nei canili in collaborazione con Associazioni Animaliste.
– Divulgare la cultura del rispetto degli animali a partire dalle scuole primarie.
– Istituire dei corsi per i proprietari dei cani: cane buon cittadino
Riteniamo che sia anche necessario aggiornare il regolamento comunale sulla tutela degli animali. Per questo proponiamo che si proceda a:
– Ingresso cani locali pubblici
– Parco per la sgambatura e per il gioco dei cani.
– Promuovere sul territorio comunale le attività di cura, riabilitazione e assistenza con l’impiego degli animali.
– Regolamentare i “botti di fine anno”. Il Ministero dell’Interno informa che solo i Prefetti delle singole province possono emanare divieti contingenti ed urgenti, ordinanze contro i fuochi pirotecnici regolari/omologati e marcati CE.
– Istituire un fondo speciale come previsto dalle normative vigenti, vincolato al finanziamento della lotta al randagismo,nel quale confluiscono anche i proventi derivanti dalle sanzioni di cui alla Legge 47/2013
Un amministratore per noi deve gestire con sensibilità il denaro pubblico, prevedere fondi per il mantenimento dei cani nei canili. Non programmare per ridurre il randagismo significa sprecare soldi. Da decenni parliamo di randagismo, dobbiamo ammettere i nostri errori passati ed impegnarci nel futuro. Bisogna studiare la genesi del fenomeno sul territorio e affrontarlo con sinergia di interventi, tra Istituzioni, Veterinaria Pubblica e Libero Professionale e coinvolgendo le Associazioni Animaliste regolamentandole. Continuare a sprecare tempo ed energie con interventi improvvisati e frammentati servirà solo a sperperare ulteriore denaro dei cittadini e non risolvere il problema del randagismo”.