Carsoli. “In questi ultimi anni abbiamo avuto un proliferare di norme e direttive intese a tutelare i risparmiatori, sempre più informazioni, sempre più carte da firmare eppure ciò non ha impedito che le ormai 4 note banche andassero in risoluzione con conseguenze disastrose per i clienti senza considerare quanto accaduto ai clienti di altre istituzioni bancarie più note. Un parallelismo potrebbe essere fatto con quanto accaduto negli Enti locali negli ultimi anni: regolamenti sulla trasparenza, app a disposizione dei cittadini, atti pubblicati e visibili sui siti istituzionali sono forse sufficienti a consentire che gli atti amministrativi siano anche corretti?”. Questa la domanda che si è posta Domenico D’Antonio, ex sindaco di Carsoli e attuale consigliere comunale, alla luce del nuovo bando per la gestione delle grotte di Pietrasecca. “E’ corretto un bando relativo alla gestione operativa della riserva naturale “Grotte di Pietrasecca” dove, inspiegabilmente, viene inserita per l’aggiudicatario la possibilità di vendere “prodotti vari come libri, gadget e prodotti agricoli e alimentari ?”, ha continuato D’Antonio, “che collegamento può esserci tra una gestione professionale di una riserva e la vendita di panini, porchetta, bibite, ecc.? E, soprattutto, lo sviluppo e la valorizzazione della riserva non dovevano comportare anche una ricaduta economica per le attività commerciali e di ristorazione del territorio?”.
“E, invece, in un momento di crisi come l’attuale dove bisogna essere grati e riconoscenti a chi riesce ancora a mantenere vivo il nostro Paese tenendo aperte le saracinesche con grande impegno, sforzo, sacrificio e poche gratificazioni economiche, si tolgono le poche occasioni di acquisire clientela”, ha continuato D’Antonio, “a questo punto, considerando che ormai sono innumerevoli le situazioni da noi segnalate in questi due anni di amministrazione Nazzarro riteniamo che non ci sia nessun disegno, nessuna strategia ma semplicemente superficialità e poca attenzione; per questo ci auguriamo che il sindaco prenda atto di tale situazione e per il futuro decida finalmente di verificare e controllare tutti gli atti amministrativi prima di renderli pubblici, creando disappunto e lasciando interdetti molti cittadini ed operatori economici”.