Avezzano. La figlia fugge di casa e lei presenta una denuncia alla polizia per plagio nei confronti di un frate. Gli agenti del commissariato aprono un’indagine e l’anziana madre a distanza di un mese, nonostante la richiesta di intervento presentate al vescovo, non è ancora riuscita a vedere la propria figlia, neanche in presenza delle forze dell’ordine. La donna è stata costretta a rivolgersi a un legale che ha inviato una lettera raccomandata al vescovo Pietro Santoro affinché prenda posizione sulla vicenda. Lei, insieme alla figlia aveva iniziato a partecipare agli incontri presieduti dal frate. Dopo qualche tempo ha però saputo che il religioso era una figura molto controversa all’interno del clero ed aveva subito anche una sospensione “a divinis” da parte del proprio padre provinciale negli anni ’90. Qualche anno dopo è stato riabilitato rientrando nel proprio ordine. La donna aveva inoltre scoperto che il frate era il fondatore di un ordine scismatico all’interno del quale sembra fosse arrivato a proclamarsi papa su espressa indicazione di Dio Padre. Quando la donna ha tentato di allontanare la figlia da quel gruppo temendo che potesse essere plagiata, anche a causa delle sue preoccupanti condizioni di salute, lei non ne ha voluto sapere, arrivando addirittura a fuggire di casa circa un mese fa. «Da quel giorno», ha raccontato la donna alla polizia, «ho tentato tutte le vie a disposizione di un cittadino affinché potessi parlare con mia figlia, ma non c’è stato verso. Ho trovato davanti a me un muro sia da parte della comunità dove il frate si trova, sia da parte della curia». E’ stata a quel punto costretta a rivolgermi agli agenti del commissariato di Avezzano che sono riusciti a vedere la ragazza. Una volante è anche intervenuta su chiamata della donna ma neanche in quella occasione la madre è riuscita a incontrare sua figlia. Nella denuncia presentata, la donna ha sostenuto che si stia organizzando «un matrimonio segreto, così come viene definito da quell’ambiente», e per tale motivo chiede, oltre all’intervento delle forze dell’ordine, anche quello del vescovo Santoro.