Avezzano. E’ il giorno del dolore, è il giorno del digiuno, è il giorno delle secolari tradizioni della pietà popolare che consola la madre per la morte del figlio.
E’ il venerdì santo dei cortei processionali col Cristo morto, la Madonna addolorata e gli incappucciati che lentamente muovono i passi guidati dal “Miserere”.
In tutti i centri del territorio marsicano, dalla tarda serata, strade, vicoli, piazze e chiese hanno visto i volti di migliaia di fedeli, religiosi, confraternite e associazioni che hanno voluto partecipare al dolore della morte in croce di Gesù Cristo.
Ad Avezzano, Celano, Tagliacozzo, ma anche a Pescina, Capistrello, Castellafiume, Scurcola Marsicana, Sante Marie e in molti altri piccoli paesi, migliaia di persone hanno rinnovato con composta, partecipata e sentita emozione la secolare tradizione che segue al rito della lettura della passione di Giovanni nelle chiese, con l’adorazione della croce, nell’unico giorno in cui non si celebra l’eucaristia.
E’ nelle viscere della storia che affondano le radici di rituali così fortemente vissuti, dove la fede si mescola con le antiche credenze che ogni volta si rinnovano nell’uguale e cadenzato ripetersi di gesti, suoni, profumi e costumi, in una corale messa in scena dal profondo valore sacrale. Una tradizione che dimostra la grande fede e la grande devozione dei marsicani.
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Celano
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Avezzano
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