Tagliacozzo. La notizia delle dimissioni del consiglio direttivo della società dell’Asd Tagliacozzo Calcio 1923 ha spiazzato decisamente la cittadinanza. Come accade spesso in Italia, a mali estremi ci si è rivolti a “papà Stato-Istituzione”, solo che questa volta la richiesta sembra essere un po’ alta, pari 30000 euro (60milioni del vecchio conio), come annunciato ieri. Quasi per consuetudine, il “caso” è già politico, da una parte con il sindaco indisposto al finanziamento delle casse comunali per salvare la società calcistica, dall’altra l’opposizione che ha rivendica alcune proprie proposte fatte in bilancio per la salvaguardia non solo del pallone, ma dello sport tutto, non prese in considerazione dalla maggioranza. Al momento, il comune di Tagliacozzo versa 4500 euro di contributo per la società biancoverde, ma l’amara verità è che negli ultimi anni sono scesi gli sponsor a sostegno della squadra e i gradoni dello stadio non si riempiono più come prima. Dopo un ennesimo conflitto politico, un sostegno “disinteressato” arriva dai rappresentanti del gruppo Tagliacozzo Ultras, stanchi dei conflitti paesani e veri amanti del calcio e della propria squadra del cuore che raccontano la verità: “Vogliamo come prima cosa, nella maniera più netta possibile, prendere le distanze da tutte le polemiche degli ultimi giorni che stanno sfruttando l’immagine del tifo organizzato biancoverde”, spiegano i giovani del paese, “La campagna #NoiNonCiStiamo è proprietà intellettuale del nostro gruppo ultras e non appartiene ad alcuno schieramento politico. Il fine di questa campagna è quello di sensibilizzare la cittadinanza verso un problema che la società ASD Tagliacozzo e non di colpevolizzare. Soprattutto rivolgiamo un appello a qualsiasi imprenditore, commerciante o soggetto privato che voglia salvare le sorti di questa società e prendere in mano le redini di essa”. Affermano, “Noi da parte nostra ci saremo come ci siamo sempre stati. Qualche anno fa, la passione e l’amore per la compagine calcistica della nostra città ci spinsero a ridare vita al tifo organizzato. Quel giorno, giurammo a noi stessi che mai la politica si sarebbe insediata tra le nostre fila . La politica locale divide e il nostro unico ideale è quello di unire i tifosi sotto un’unica bandiera. Difenderemo l’ ASD Tagliacozzo Calcio 1923 ma lo faremo solo assieme ai tifosi veri. Noi dobbiamo rivolgerci anche altre domande: Perchè la nostra bellissima città conta settemila anime ma la sua società calcistica vende poche decine di abbonamenti ad ogni inizio di stagione? Perchè un gran numero di tifosi occasionali fanno ingresso allo stadio nella ripresa e non devolgono nulla nelle casse della società? Perchè ogni anno sono presenti solo i soliti pochi sponsor a tenere in vita l’ASD Tagliacozzo Calcio 1923? Perchè nei momenti difficili e nei mesi più rigidi molti preferiscono la Serie A alla Prima Categoria? Perchè sulle gradinate del Leo Attili ci sono sempre i soliti pochi tifosi a sostenere i nostri ragazzi? Esiste ancora nella nostra città una cultura del calcio e un attaccamento alla squadra? Vogliamo perciò cogliere l’occasione per ringraziare tutti coloro che si sono impegnati fino ad oggi per tenere in vita il calcio a Tagliacozzo. Vogliamo ringraziare l’attuale assetto societario, gli sponsor, i tifosi veri e i nostri ragazzi. A tutti coloro che parlano della squadra senza supportarla vogliamo lanciare un solo messaggio. Se volete esprimere giudizi sulla squadra della nostra città dovete dare il vostro contributo, dovete venire ad incitare i nostri ragazzi. #NoiNonCiStiamo”. @RaffaeleCastiglioneMorelli