Avezzano. La riduzione delle tasse è falsa, in bilancio ci sono cessioni di stabili che forse non verranno mai venduti e la possibilità di accendere mutui ormai è di 350mila euro. Sono questi i punti principali sui quali Gabriele De Angelis, candidato alla carica di sindaco di Avezzano, ed Emilio Cipollone, consigliere comunale in corsa per un nuovo posto in consiglio, hanno incentrato ieri la loro discussione. Un bilancio da poco approvato che però, per i due, farebbe acqua da tutte le parti. “E’ stata sbandierata in tutte le salse la riduzioni delle tasse”, ha spiegato Cipollone, “per le utenze domestiche le diminuzioni sono superiori al 2017 ma non a quelle del 2013 cioè all’inizio del governo Di Pangrazio. Una famiglia di 4 persone con una casa di 80 metri quadrati pagherà meno del 2016 ma di più del 2013. Per le attività commerciali rispetto al 2016 la tassazione è diminuita dell’uno per cento mentre rispetto al 2013 è aumentata. Quando ho fatto notare queste cose in consiglio mi è stato detto che era colpa mia perché quando ero in maggioranza non avevo dato il mio contributo. Per quanto riguarda poi il bilancio se togliamo i lavori alle scuole, finanziati dall’ufficio per la ricostruzione, rimangono 912 mila euro contratto di quartiere, 450 mila della piazza Chiusa Resta, 343 mila di piazza Risorgimento, 200 mila euro per la ristrutturazione del Comune e 500 mila euro per piazza Torlonia che arrivano dal Masterplan. Per far fronte a questi lavori i soldi arriveranno dalla vendita di 3 scuole e di uffici comunali. La cosa più sconcertante è che nel 2016 il Comune ha acceso un mutuo per 2milioni di euro per i lavori che stanno realizzando ora e di 1milione e 250mila euro con il credito sportivo per lo stadio dei Pini. In questo modo la capacità di accendere mutui per il comune di Avezzano oggi è pari a 350mila euro. Questi dati sono pochi ma dimostrano l’attenzione che questa amministrazione ha per i suoi cittadini, al di là dei proclami. Ben 90mila euro sono stati impegnati nel 2017 per lo staff per soli 6 mesi, mentre nel 2016 erano stati 180mila euro. Inoltre è preoccupante che l’esclusione del territorio dai sostegni 107.3c per questa amministrazione è un vanto perchè significa che ora ce la facciamo a camminare con le nostre gambe”.
Critico anche il candidato sindaco De Angelis per il quale: “la città ha bisogno di una programmazione seria, senza illusioni e senza progetti irrealizzabili. È evidente che stiamo davanti a un’amministrazione che non ha fatto nulla di programmatico e non ha rilanciato il territorio per far sì che arrivassero nuovi imprenditori. Il sindaco di Avezzano deve essere un ambasciatore di questo territorio. In questi ultimi anni non sono arrivati soldi dall’esterno, a eccezione dei finanziamenti della fondazione Carispaq di cui mi sono occupato personalmente. La nostra idea è quella di aprire un ufficio Europa che faccia arrivare i fondi sulla città e una spending review per recuperare almeno il 5per cento sui 30milioni di bilancio da impegnare nel tessuto economico della città. E poi dobbiamo studiare un meccanismo che preveda azzeramento fiscale delle tasse per le piccole e medie imprese che si insediano per la prima volta e per quelle che vengono ristrutturate nel centro città. La Tari potrebbe essere ridotta ulteriormente, come hanno fatto a Celano, arrivando a tagliare fino al 30 per cento l’aliquota. Importante è anche il potenziamento del microcredito. Attualmente il fondo è di 125mila euro, ma sicuramente deve essere aumentato e portato a 400 – 500 mila euro. E questi soldi potrebbero arrivare dai tagli sul bilancio. Bisogna ripartire da chi vuole mettere anche un centesimo su questo territorio e dare opportunità ai giovani. Verrà subito arrivato un ufficio che curerà la parte amministrativa e burocratica per le piccole e medie imprese. E quando si parla di nucleo industriale secondo me bisognerebbe fare sinergia con quelli vicini e lavorare insieme perché i campanilismi non servono. Dobbiamo accogliere le migliori intelligenze e lasciarci alle spalle i provincialismi. Creeremo inoltre un “urban center” un organismo che raccoglie diverse associazioni della città per avere collegamenti diretti con la pubblica amministrazione e per poter arrivare a un bilancio partecipato”.