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Giornate Fai di primavera, boom di presenze nei luoghi del cuore aperti nella Marsica

Redazione Attualità di Redazione Attualità
27 Marzo 2017
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Aielli. Grande partecipazione alle giornate Fai di primavera nella Marsica. Ad Avezzano, Celano, Luco, Aielli e Cerchio i luoghi del cuore aperti sono stati presi d’assalto da turisti e residenti desiderosi di conoscere degli scorci dei loro paesi mai visti. Tanti gli alunni delle scuole medie di Cerchio e Aielli che, sabato e domenica, si sono improvvisati ciceroni e hanno “raccontato”, con grande entusiasmo e concentrazione, il patrimonio storico-artistico di due paesi forse ancora poco conosciuti. Sotto la guida delle professoresse Francesca Graziosi, Vincenza Nanni e del professore Corrado Fasciani, e la valida collaborazione della professoressa Lara Di Battista i relativi gruppi si sono mossi autonomamente con tanto di uditori al proprio seguito. Presenti delegati Fai, che si sono alternati mattina e pomeriggio, l’assessore comunale Giulia Maccallini, la preside Maria Gigli, la vicepreside Maria Babbo e naturalmente tutti i genitori degli alunni oltre ai turisti. Cerchio, come racconta la leggenda, pare fosse fondato dalla maga Circe, sorella della Dea Angizia, altri ritennero che invece si fosse sviluppato attorno ad un teatro (detto circo) che fu eretto dai romani per celebrare l’incoronazione di Claudio Imperatore che fu il primo a far prosciugare il Lago del Fucino. Con il terremoto del 1915 ci fu la distruzione parziale del luogo.

A partire dal XIX secolo Cerchio subì forti flussi emigratori verso le regioni italiane del Nord e anche verso l’estero. Sabato e domenica si sono potuti ammirare chiese e monumenti, visibili forse per la prima volta in tutto il loro splendore storico-artistico, attraverso la guida dei ragazzi che, in questa nuova avventura, sono stati più che all’altezza, straordinari, con grande dominio di sé e dal forbito eloquio. Tante le bellezze come Il museo civico degli Agostiniani Scalzi della prima metà del 600, chiuso al pubblico per restauro, che conserva reperti della civiltà contadina e dei mestieri, reperti dell’arte sacra e quelli etnografici, come anche la Mostra fotografica della Repubblica Italiana. La chiesa della Madonna delle Grazie attraverso i racconti avvincenti del ritrovamento della sua statua, parzialmente pervenuta, ha lasciato tutti a bocca aperta. Gli abitanti ricordano ancora il miracolo dell’uomo con le stampelle che riprese a camminare dopo il suo ingresso in chiesa e tanti altri episodi che aspettano tutti coloro che vorranno visitarla; La chiesa patronale, invece, è dedicata ai santi Giovanni e Paolo, due primi martiri sotto l’imperatore Costantino, che furono uccisi durante le persecuzioni dei cristiani, prima che la religione cristiana fosse riconosciuta come religione di stato. Nella stessa le due statue dei ragazzi giovanissimi, ritrovate con le braccia mutilate, affianco ad esse. La Fontana del C’esar, è opera invece, di un allievo del Patini, Giovanni Feneziani, che fece posare il figlio Guido, morto all’età di diciotto anni; La chiesa di S.Bartolomeo è uno dei luoghi di culto più importanti della Marsica, meta di numerosi itinerari religiosi, è citata nel documento del primo Giubileo voluto da Papa Bonifacio VIII nel 1300. La sua storia è legata alla Bolla di San Bartolomeo –Bulla Indulgentiarum Sancti Batolomej de Circulo che potrà essere vista in copia anastatica. Della chiesa antica resta il portale del 500 ed alcune statue di terracotta dello stesso periodo.

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Alcuni indizi sembrano individuare, nell’area ove sorge attualmente Aielli Alto, un insediamento della prima età del ferro, 2900-2800 anni fa, e un villaggio vicus di epoca romana di cui non conosciamo la realtà materiale. Nell’età augustea è inserito nella giurisdizione del municipio di Marruvim,( odierno S.Benedetto), la città principale della Marsica del tempo, con il nome di Agellum. L’abitato attuale di Aielli Alto sorge in un periodo imprecisato del Medioevo, erede del vicino centro Altomedievale di Aielli Vecchio, su un altura già in precedenza occupata dal piccolo insediamento di età protostorica e romana. Le prime fonti che lo citano risalgono al 1924; alla fine del XIII secolo esisteva dunque la torre, in collegamento ottico con Cerchio, Collarmele, Pescina Venere, Ortucchio ed Ortona dei Marsi, che assicurava il controllo sulla sottostante via Tiburtina-Valeria e sul tratturo Celano-Foggia. Era già stata costruita forse la cinta muraria ancora oggi parzialmente visibile che sovrasta l’abitato di Aielli Alto. L’edificio presenta due fasi costruttive diverse, l’ultima per opera di Ruggero di Celano nel 1356 come attesta l’iscrizione all’esterno del paramento della torre. Tuttavia le caratteristiche della tecnica costruttiva della prima fase, probabilmente del XII secolo, indicherebbero non una costruzione ex novo della fortezza , ma un suo restauro. Il resto è stato aggiunto successivamente. Chiesa della Santissima Trinità, situata ad Aielli Alto, fondata nel 1362, da Ruggero II, conte di Celano. Dopo il terremoto del 1915 ha subito vistosi rimaneggiamenti. Infine la Chiesa di San Rocco, recentemente restaurata, edificata nel 1546 durante il possesso del feudo di Aielli da parte di Carlo Silverio con funzioni di chiesa sepolcrale dedicata ad un santo protettore della peste. “Ringrazio tutti i docenti e tutti gli alunni che hanno svolto un eccellente lavoro di squadra”, ha commentato la preside Maria Gigli, “ho imparato molto dai miei “Apprendisti Ciceroni”. Ecco la scuola del saper fare e dei compiti autentici. Grazie”. Boom di presenze registrate anche alla torre delle stelle dove oltre a visitare la storica torre medievale si poteva assistere a interessanti lezioni sui fenomeni celesti. Per l’occasione, al l’osservatorio astronomico, era presente il gruppo di astrofili Pedagogia del cielo. “L’ennesima dimostrazione del forte interesse che questa torre è in grado di suscitare”, ha concluso il sindaco di Aielli, Enzo Di Natale, “è nostro obiettivo proseguire con il rilancio del nostro osservatorio e se il 2016 è stato l’anno dell’acquisto della nuova strumentazione il 2017 sarà l’anno della realizzazione di orologi solari e meridiane che riqualificheranno l’aera adiacente la torre gettando le basi di quello che sarà un vero parco astronomico. Un enorme ringraziamento va agli alunni aiellesi, stupendo apprendisti ciceroni, a tutto il corpo docente e a tutti coloro che hanno contribuito all’ottima riuscita dell’evento”. Monica Virgilio

 

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