Avezzano. Gli studenti, i ricercatori o i semplici curiosi marsicani che volessero approfondire la storia della propria terra, devono scontrarsi con una triste realtà: i musei sono quasi tutti chiusi o aperti solo su richiesta. Ecco quindi che la ricerca si sposta sul web; ma pochi sanno che oltre Google e Wikipedia c’è un museo digitale che raccoglie documenti introvabili riguardanti la storia di Avezzano. Il museo di Avezzano è online, aperto 24 ore su 24, ed è raggiungibile a quest’indirizzo http://www.museoavezzano.it. Nato qualche anno fa dalla collaborazione dell’architetto Massimo De Sanctis, Dirigente Settore Urbanistica Comune di Avezzano con Emanuele Chiocchio della “CREO Interactive” di Avezzano, raccoglie in formato digitale il patrimonio artistico-storico-culturale di Avezzano, con l’intenzione di salvaguardarlo e renderlo fruibile a più persone possibile. Realizzato in collaborazione con la Sezione di Avezzano dell’Archivio di Stato di L’Aquila, è suddiviso in tre sezioni e consente di accedere a documenti, opere d’arte, materiale fotografico sia storico che contemporaneo attraverso una consultazione semplice ed immediata anche da tablet e smartphone di ultima generazione. La prima sezione, dedicata all’arte, raccoglie gli oltre cento quadri presenti nella pinacoteca della città, tutti consultabili in alta risoluzione. La seconda sezione, relativa ai documenti, raccoglie i volumi del catasto a cominciare da quello onciario del 1749 dove si possono trovare i possedimenti di tutte le famiglie più in vista di Avezzano, divise per cognome. I libri dei consigli, volumi in cui sono riportate tutte le delibere dell’università e della città di Avezzano. Le pergamene, che contengono documenti pubblici e privati, riguardanti l’università di Avezzano, come la sentenza di delimitazione dei confini territoriali con Albe del 1371, privilegi reali, ecc., ma anche rogiti notarili tra privati cittadini, permute, testamenti, censi, vendite, donazioni, dal 1371 al 1757. Gli statuti e i capitoli, suddivisi tra statuti dell’università di Avezzano e capitoli Colonna, che contengono esclusivi documenti di epoca medioevale, contenenti norme derivanti dall’insieme di usi e consuetudini che regolavano l’amministrazione della città. La parte finale della sezione è interamente dedicata alla “Liber vite”. Si tratta di una preziosa versione della Bibbia-incunabolo del 1495, stampata a Venezia per espresso desiderio del Cardinale Francesco Todeschini Piccolomini di Siena, che nel 1503 divenne Papa Pio III. Questa opera, in tutta la sua bellezza, è interamente consultabile online. La terza sezione, invece, raccoglie delle esclusive foto di Avezzano: panoramiche, urbanistica, viste dall’alto, foto e cartoline di Avezzano pre e post sisma del 1915. E’ importante però non pensare a questo portale come qualcosa di statico. Chiunque infatti può contribuire ad arricchire il museo virtuale inviando il materiale a propria disposizione. Anzi, con l’occasione, invitiamo tutti quelli che hanno qualcosa di inedito o sconosciuto ai più, di inviarlo a questo indirizzo email [email protected], per poter far crescere uno dei pochi musei visitabili della Marsica, in attesa che qualcuno prenda seriamente a cuore l’idea di un museo unico. @francescoproia