Avezzano. Secondo una leggenda metropolitana ancora molto diffusa, l’origine della festa della donna risalirebbe ad un incendio avvenuto nel 1908 nella fabbrica Cotton a New York, per commemorare le 129 operaie che rimasero vittime del rogo. Ma di questo avvenimento non vi è traccia storica né documentaria né dai fatti di cronaca. Un incendio analogo a quello della leggenda, però, è realmente accaduto a New York qualche anno più tardi, nel 1911, all’interno della Triangle Shirt Waist Company, in cui rimasero uccisi 146 lavoratori, prevalentemente donne, di cui 39 italiane. Le vittime, per la maggior parte giovani immigrate nella Grande Mela per realizzare il loro “sogno americano”, erano state protagoniste di una importante mobilitazione a causa delle estenuanti condizioni lavorative cui erano costrette. Il giornalista italiano Gian Antonio Sella fu il primo, qualche anno fa, ad attribuire l’8 marzo all’incendio della “Triangle” (“Quella svista sull’8 marzo”, Corriere della Sera, 8 marzo 2004).
Nonostante le diverse attribuzioni nel corso della storia sulle origini di tale ricorrenza, le motivazioni di stampo politico vennero ben presto abbandonate per lasciare spazio ad eventi più simbolici come la rivendicazione dei diritti delle donne, che solo attraverso tenaci lotte sociali hanno raggiunto le loro conquiste, quelle stesse conquiste che oggi sembrano quasi “scontate”, ma che nella società di allora, fortemente discriminatoria, rappresentavano un vero e proprio tabù. Oggi il ruolo della donna è decisamente mutato, seppure soltanto nella società Occidentale, ma se da una parte essa è protagonista a tutti gli effetti della vita politica, sociale e familiare, dall’altra viene ancora troppo spesso calpestata la sua dignità attraverso una sorta di discriminazione in chiave moderna, che la vede vittima di violenze sia fisiche che psicologiche.
Oltre ai vari eventi “imposti” dal consumismo moderno che tendono a dissuadere il vero significato di questa ricorrenza, anche quest’anno sono numerose le iniziative di stampo culturale e sociale organizzate nella Marsica per celebrare la Festa della Donna. Nella sala consiliare del comune di Scurcola Marsicana, alle ore 18:30, si terrà un incontro dal titolo “Speriamo che sia femmina”, dedicato al tema della salute psico-fisica della donna. Un occasione di confronto sulle reali difficoltà che si vivono ancora oggi nel superare le barriere culturali, politiche e sociali che impediscono l’autentica parità nelle scelte di vita e nel lavoro. Interverranno la ginecologa Mary Di Domenico, l’avvocato della Casa delle Donne della Marsica Raffaella Persia, e la psicologa Santina Fasciani. A Capistrello, presso l’Istituto A.B. Sabin alle ore 10:30, avrà luogo un convegno dal titolo “Stop al femminicidio, no alla violenza sulle donne”, che vedrà la partecipazione dell’illustre penalista e presidente dell’associazione “Penelope” Nicodemo Gentile, impegnato nei più noti processi di cronaca italiana (tra cui il Giallo di Avetrana, il Delitto Rea e l’Omicidio di Meredith), della dottoressa Monia Giordani, assistente sociale-mediatore familiare Aims, e del dirigente scolastico professoressa Francesca Di Tecco. Ad Avezzano andrà in scena al Teatro dei Marsi alle ore 21 la commedia “Qualche volta scappano”, promossa dalla Fondazione Irti in collaborazione con l’amministrazione comunale, il cui ricavato verrà devoluto in favore dei paesi terremotati del teramano, Crognaleto e Valle Castellana. La vendita dei biglietti è disponibile nel Punto Informativo di Corso della Libertà, lunedì, mercoledì e venerdì dalle 18 alle 20. A Trasacco, Avezzano e Capistrello, dallo scorso 3 marzo è in programma un corso gratuito di autodifesa femminile, organizzato dalla K.O. Team Kickboxing Organization di Trasacco, che si terrà fino al 12 marzo con possibilità di prolungamento dell’iniziativa fino al 31 maggio. Da inserire in agenda anche l’iniziativa del Mibact che nella giornata dell’8 marzo aprirà gratuitamente alle donne le porte dei musei, delle aree archeologiche e dei monumenti statali, a cui aderisce il Castello Piccolomini di Celano che organizza visite guidate alle ore 11 e alle ore 15, dedicate alle figure femminili presenti nell’esposizione, le belle e misteriose madonne abruzzesi e le coraggiose sante. E’ possibile visionare le altre città aderenti, segnalate in tempo reale sul sito http://www.beniculturali.it/8marzo. Noemi De Blasis