San Benedetto dei Marsi. Sono giorni che si susseguono polemiche sul maxi finanziamento che sarebbe arrivato per la messa in sicurezza della scuola di San Benedetto. Un botta e risposta che non accenna a finire. Dopo l’affondo dell’opposizione e del comitato nato a tutela delle scuole sicure è arrivata la replica del primo cittadino, Quirino D’Orazio, che ha voluto precisare alcuni passaggi per far capire a tutti come sono andate le cose.
“Ci sembra di vivere la parodia di “una storia infinita”. Dopo aver ampiamente spiegato tutte le motivazioni in consigli comunali, assemblee pubbliche dove l’opposizione non si è mai presentata, interviste ed articoli apparsi su tutti i quotidiani cartacei ed on-line, continuo ad assistere a sistematici attacchi senza scrupolo da parte di chi per primo dovrebbe solo nascondersi per le nefandezze realizzate durante gli anni di mandato in cui ha rivestito la carica di assessore ai lavori pubblici, senza aver concluso nulla”, ha spiegato D’Orazio, “quando mi sono insediato il 27 maggio 2013, ho purtroppo dovuto constatare che neanche il “Nesso di Causa ” tra i danni riportati alle strutture scolastiche ed il terremoto era stato dimostrato, ovvero dopo oltre quattro anni dal sisma. Come pure nessuna verifica di vulnerabilità sismica, che per legge, doveva essere eseguita entro il 31 marzo 2013, quindi durante il mandato di chi mi ha preceduto, era stata effettuata, mantenendo dal 2009 al 2013 i ragazzi dentro la stessa struttura, che oggi, di punto in bianco, solo perchè è cambiata l’Amministrazione, a loro dire, non è più sicura!
Il tanto sbandierato progetto della nuova scuola sicura ereditato dalla passata amministrazione, aggiudicato a soli tre giorni dalle elezioni con un ribasso dell’1%, e per un costo di circa 205.000,00 euro, prevedeva il posizionamento della scuola su una zona del paese destinata a Parco Verde Urbano, senza procedere alla variante al Piano Regolatore Generale e, come anche affermato dallo stesso USRC (Ufficio Speciale Ricostruzione Comuni del Cratere) non era supportato da uno dei punti fondanti per l’ammissione a finanziamento, ovvero il requisito della “Convenienza Economica”. Dal 06 aprile 2009 al 27 maggio 2013, oltre al nulla, il vuoto. Dal nostro insediamento, abbiamo messo mano senza sosta alla procedura della ricostruzione e nonostante questa opposizione distruttiva, abbiamo ottenuto il parere favorevole sulla nostra strategia di intervento, confermando non solo il finanziamento di 2.100.000,00 del decreto 89/11, e contestualmente ad essere ammessi a finanziamento fino a ulteriori 4.543.000,00 in fase programmatica con le prossime delibere Cipe come riportato nella stessa nota dell’USRC.
È ovvio che questa notizia destabilizza chi ha qualche ambizione politica in paese, perché vorrebbe cavalcare il tormentone fino alla prossima campagna elettorale, gettando fumo negli occhi. Dal canto nostro, continuiamo a lavorare onestamente, con fiducia e convinti che saranno i fatti a parlare per noi. Stiamo cominciando ad avviare le procedure per la progettazione della nuova scuola di pari passo con i preparatissimi tecnici dell’USRC, attraverso una convenzione ed un concorso di idee e mi auguro tra qualche mese di dare corso ai lavori.
Lo so che per qualcuno è un boccone amaro da mandar giù, ma noi continueremo ad andare avanti con i fatti, lasciando a questa opposizione distruttiva e a questo comitato di quattro persone solo le chiacchiere”.