Avezzano. “Un contratto che avrebbe portato all’incremento della qualità dei servizi, l’entrata in esercizio di nuovi convogli, l’aumento degli standard di puntualità e soprattutto, collegamenti più veloci, in particolare con la capitale”. Questo era quello a cui doveva portare il nuovo contratto di servizio tra Regione e Trenitalia, valido fino al 2023, e dal valore economico complessivo di 571 milioni di euro firmato a novembre scorso.
Invece è spuntata una nuova importante incognita che, se confermata, infliggerebbe un altro duro colpo al trasporto ferroviario della nostra regione ma principalmente della Marsica, rischiando di isolare una parte importante del territorio
Sulla vicenda è intervenuta anche la Cgil Abruzzo secondo cui “da qualche giorno circolano voci alquanto attendibili sul futuro attestamento nella stazione di Mandela e non più in quella di Avezzano di alcuni treni provenienti da Roma. Nel caso specifico, quindi, sarebbe stata la Regione Lazio ad aver deciso di tagliare un significativo numero di treni che in partenza dalla capitale e diretti verso l’Abruzzo, si attesterebbero in realtà a Mandela, determinando la penalizzazione e l’isolamento dell’intera Marsica. Fermo restando che tale decisione che avrà ricadute negative sull’Abruzzo e specificatamente sul territorio marsicano, si conoscerà con precisione solo al prossimo cambio orario, è il caso che da subito tutti i portatori di interesse si mobilitino per evitare ulteriori ed ennesime gravi ricadute sui pendolari di un territorio che ha già seri problemi di mobilità”.