Tagliacozzo. Acceso consiglio comunale questa mattina a Tagliacozzo dove l’interminabile telenovela dei giorni scorsi sulla mancata discussione riguardante le sorti del pronto soccorso si è risolta con un nulla di fatto. Prima escluso poi reinserito dopo ben due interventi del Prefetto dell’Aquila, il punto è stato portato in consiglio. Divenuta di fatto una questione di principio, se non si stesse parlando di un settore importante come quello della sanità, la maggioranza è entrata nel merito della pregiudizialità dell’argomento posto dall’opposizione. In sostanza, per una questione di priorità logico-giuridica, la discussione del punto è stata declinata a un voto a maggioranza: sette a quattro. E’ stato deciso quindi di passare ad altro, cioè alle interrogazioni. Tutto ciò non senza le proteste dell’opposizione capeggiata dal consigliere Vincenzo Montelisciani che ha parlato di una situazione “allucinante”. “Quando il sindaco Giovagnorio era all’opposizione, prima di legarsi a Di Pangrazio (ndr, Peppe, presidente del consiglio regionale), sosteneva questo tipo di iniziative chiedendo all’amministrazione di costituirsi in giudizio a sostegno dei ricorsi del comitato”, ha aggiunto Montelisciani, “ora perché addirittura impedisce che si discuta sugli atti della Regione di cui fino a qualche settimana fa negava persino l’esistenza? “Cosa ha da nascondere il sindaco e cosa non vuole far sapere?” Proteste anche del consigliere Maurizio Di Marco Testa. La minoranza ha chiesto chiarezza su tale questione. Il sindaco Vincenzo Giovagnorio, si è riservato di rispondere alle interrogazioni per iscritto “entro il termine previsto dalla legge”.
“Non accetteremo alcuna interlocuzione in sede istituzionale e anzi respingeremo con decisione tutte le iniziative ispirate dalla dannosa e sterile azione di contrasto politico e giudiziario portata avanti negli ultimi anni, senza alcun risultato positivo, dal cosiddetto Comitato pro Ospedale e da quanti ne sposano le deliranti rivendicazioni”, ha precisato il primo cittadino, “bisogna definitivamente prendere atto che l’unico componente di questo sedicente comitato è Rita Tabacco che da anni attacca i governi regionali, ridicolizzando e vanificando ogni possibilità di riportare su un tavolo di ragionevolezza e di concretezza la questione sanitaria che è nel cuore di tutti. Purtroppo il paziente e costante lavoro portato avanti dalla nostra amministrazione è spesso intralciato dal pessimo giudizio che hanno gli organismi sovracomunali e sanitari con i quali è invece necessario interloquire civilmente per difendere ciò che ci è possibile avere, nel pieno rispetto delle leggi nazionali e regionali in materia di sanità. Faremo tutto quanto è possibile per difendere il Punto di Primo Intervento e il nostro Presidio ospedaliero così come è stato riorganizzato dal necessario piano di riordino della sanità regionale”.
Il consigliere Di Marco Testa ha sollevato la vicenda riguardante il ponte di ferro chiuso da due mesi e mezzo chiedendo delucidazioni dopo gli articoli pubblicati in queste ore. Il sindaco ha fatto la cronistoria della vicenda rassicurando sulla riapertura e ricostruendo, documenti alla mano, tutto l’iter riguardante la struttura. Nel corso della discussione il sindaco, a sua volta, ha evidenziato come in passato, e più precisamente nel 2012 siano stati eseguiti degli interventi sommari che non hanno né risolto il problema, né seguito i protocolli previsti dalla convenzione stipulati con Rete ferroviaria italiana, evidenziando l'”approssimazione” delle procedure adottate.
Un appello in parte accorato e in parte di ammonimento è arrivato dal vice sindaco e assessore alla Cultura Chiara Nanni che ha imputato all’opposizione la mancanza di disponibilità alla collaborazione con un invito a una inversione di marcia. Ha chiesto di abbassare i toni soprattutto sui social dove “negli ultimi tempi alcuni post sono diventati pesanti”. L’accusa di scarsa collaborazione arriva però, a sua volta, anche dall’opposizione.