Avezzano. Era il più forte, il più veloce, il più potente che il campo da rugby avesse mai conosciuto, Jonah Lomu, 1 metro e 96 di altezza per 120 chili di muscoli, leggenda degli All Blacks, simbolo mondiale del rugby, raccontato nel libro di Marco Pastonesi, noto giornalista sportivo specializzato in rugby e ciclismo, storica firma della Gazzetta dello Sport. “L’uragano nero”, questo il titolo del libro presentato dal suo stesso autore domenica pomeriggio nella Club House di via Dei Gladioli, in occasione dei quarant’anni della fondazione dell’Avezzano Rugby. Un viaggio che parte dai magnifici e indimenticabili venticinque passi di Lomu, quelli con cui segnò la sua leggendaria meta nella semifinale tra Nuova Zelanda e Inghilterra, al Newlands Stadium di Città del Capo il 18 giugno 1995 e che ripercorrono le tappe fondamentali della sua vita, dall’infanzia difficile ad Auckland fino al 18 novembre 2015, giorno in cui ha segnato il suo “ventiseiesimo passo, uno di troppo, quello che lo porta fuori dal campo” e che segnerà inevitabilmente un vuoto incolmabile nel mondo della palla ovale.
A presenziare l’incontro il presidente dell’Avezzano Rugby Alessandro Seritti che, nel ringraziare tutti i presenti per essere intervenuti, ha ricordato l’importanza dello spirito di squadra che ha contraddistinto in questi anni la società dell’Avezzano Rugby, costituitasi nel 1977, e che deve il suo successo a quanti con dedizione e sacrificio hanno contribuito alla sua crescita facendo sì che diventasse la grande famiglia che è oggi. Il presidente ha poi lasciato la parola a Marco Pastonesi che si è concesso in una lunga e piacevole intervista diretta da Federico Falcone, accompagnata dalla lettura di alcuni passi del libro con la voce narrante di Alberto Santucci, allenatore dell’Avezzano Rugby e attore di teatro, che ha coinvolto tutti i presenti con straordinaria disinvoltura e interpretazione. “La sua morte ha lasciato un vuoto gigantesco, tanto era grande lui tanto ha lasciato; l’idea di fare un libro è maturata da subito perché Lomu ha segnato un’epoca, e per celebrare un uomo che ha fatto la differenza nel mondo del rugby forse un articolo non bastava”, ha spiegato Pastonesi, il quale, nel corso dell’intervista, si è poi lasciato andare a curiosità e aneddoti legati al gigante buono e non solo, dedicandosi infine ai fans per gli autografi sul libro, scritto con travolgente passione che non lascerebbe indifferente neanche il più estraneo a questo mondo fatto non solo di muscoli ma anche di cuore e profonda lealtà. Noemi De Blasis