Avezzano. L’accordo è stato siglato, il consiglio regionale ha stanziato i fondi e fatto siglare l’accordo con i sindacati. E allora perché i lavoratori del Crab sono ancora senza stipendio? “Lo scorso luglio”, protestano i lavoratori, “il Consiglio Regionale ha stanziato 1 milione di euro da destinare ai centri di ricerca Crab, Cotir e Crivea che, secondo le dichiarazioni dell’assessorato all’Agricoltura nelle persone di Dino Pepe e del presidente della commissione agricoltura Lorenzo Berardinetti doveva essere impiegato “per saldare gli stipendi arretrati dei dipendenti”. Quello che poteva essere un sollievo per i lavoratori si è trasformato in un calvario, poiché a tutt’oggi non è stata ancora erogata tale cifra. I dipendenti Crab ora hanno un arretrato di 14 mensilità. Nonostante sia stato redatto un accordo con le rappresentanze sindacali, espressamente voluto dalla Regione, in cui si accolgono le richieste in termini di riduzione dei costi, con ulteriori sacrifici da parte dei lavoratori”, affermano i dipendenti, “l’assessorato all’Agricoltura trova di nuovo scuse per non erogare la cifra spettante. I dipendenti ormai allo stremo prendono atto che, come al solito, il Governo Regionale non tiene fede agli impegni presi. E i politici locali, Giovanni Di Pangrazio sindaco del Comune di Avezzano, nonché socio del Crab, e Giuseppe Di Pangrazio presidente del Consiglio Regionale, cosa fanno?
“Il Comune di Avezzano”, spiega il primo cittadino Gianni Di Pangrazio, “è stato costantemente presente ai tavoli convocati, non ultimo quello che si è svolto proprio a Palazzo di città con l’assessore regionale, Dino Pepe, con il quale ho mantenuto contatti costanti e diretti insieme al liquidatore, sostenendolo in ogni fase e creando ogni prospettiva utile al risanamento. Torno oggi, dopo le ultime vicende che hanno visto la firma di un accordo sindacale in data 27 gennaio 2017, a richiedere un intervento deciso e soprattutto ufficiale da parte dell’assessore alle Politiche agricole della regione Abruzzo. Non è più concepibile alcun ritardo, ne deviazione di percorso. È fondamentale procedere all’erogazione immediata dei fondi stanziati già per l’anno 2016 e di avviare di conseguenza la revoca della procedura di liquidazione, con contestuale patrimonializzazione dei centri di ricerca, giusta legge regionale approvata a novembre 2016. Il piano di rilancio altamente professionale e minuzioso condiviso più volte tra i soci e gli organi interessati necessita ora l’immediata approvazione. Si auspicano atti ufficiali da parte del Dipartimento competente. Mi unisco al grido dei lavoratori, – conclude – sostenendoli come sempre in questa delicata fase e restando a disposizione per ogni iniziativa”.
Sul caso interviene il consigliere regionale Berardinetti. “In questi anni”, afferma, “l’attenzione da parte mia e dei colleghi consiglieri, prima in commissione e poi in consiglio, è stata alta e abbiamo infatti approvato provvedimenti che stanziano risorse a loro favore nell’ottica di una successiva riorganizzazione. Ritengo prezioso e positivo il lavoro svolto dal collegio dei liquidatori. Questa sinergia ha consentito, nei giorni scorsi, di arrivare all’accordo con le rappresentanze sindacali e delineare un percorso ordinato per il rilancio delle attività.