Pescina. Era stato arrestato perché trovato in possesso di 553 grammi di hashish e marijuana, tenuto agli arresti domiciliari per 12 giorni e condannato in primo grado. Ora la corte d’Appello dell’Aquila lo ha assolto perché il fatto non sussiste. Si tratta di Luca Ranalli, 26 anni, di Pescina, finito nei guai nel 2012 dopo essere stato intercettato dai carabinieri e trovato in possesso di 2,5 grammi di hashish. Nella perquisizione gli furono contestate, insieme ad altri due indagati che condividevano l’abitazione, il possesso di piante di canapa indiana per mezzo chilo.
Al tribunale di Avezzano era stato scagionato dall’accusa del possesso della canapa indiana, ma non delle altre dosi di droga. Così, difeso dall’avvocato Roberto Verdecchia, si è appellato alla decisione e la corte, presieduta dal giudice Aldo Manfredi, ed è stato assolto. Ora potrebbe chiedere risarcimento per l’ingiusta detenzione.