Avezzano. L’allarme della commissione grandi rischi su una possibile ondata sismica ha messo in allarme amministratori e genitori. A Cerchio è stata disposta la chiusura della scuola, mentre in tutti gli altri Comuni sono partiti i controlli dei tecnici per verificare eventuali danni delle scosse del 18 gennaio. “Assenza di lesioni sulle parti strutturali dell’edificio scolastico di Via Salto” – è l’esito dei sopralluoghi effettuati, sia ieri sera che questa mattina, dai tecnici dell’amministrazione comunale di Avezzano, sollecitati dal sindaco Gianni Di Pangrazio.
“La verifica è stata effettuata a seguito della rimozione della controsoffittatura del tetto, che non rendeva valutabile il punto di connessione – ha spiegato l’assessore all’edilizia scolastica, Ferdinando Boccia – si tratta di una scuola che, come risulta dalla tabella pubblicata sul sito web dell’Ente, ha un indice di vulnerabilità sismica pari a 0,75. Sulla sicurezza nelle scuole, qualora sia necessario ricordarlo, la nostra amministrazione è in prima linea con un programma sull’edilizia scolastica che nessuno aveva mai avuto il coraggio di realizzare. Ma non ci basta – ha aggiunto Boccia – il sindaco, in quanto vice presidente dell’Anci Abruzzo, si è fatto promotore di un incontro con tutti i sindaci abruzzesi per unire le forze e chiedere al Governo delle azioni concrete e mirate affinché i comuni non siano lasciati soli nell’emergenza e possano mettere in campo degli interventi strutturali importanti sul patrimonio scolastico delle loro città. Tra un anno e mezzo consegneremo ad Avezzano un’eredità senza precedenti in termini di edilizia scolastica – continua – e se qualche “improvvisato scribacchino” ha come obiettivo quello di cavalcare le tensioni di un momento così delicato, disinformando e strumentalizzando le notizie reali, ne risponderà pubblicamente e nelle sedi opportune. Qui, ci si mette la faccia, in ogni cosa che si fa e si dice – conclude Boccia – l’amministrazione lavora con la massima correttezza e trasparenza e, a differenza di altri, la serietà per noi non è un dettaglio. Infine, voglio stigmatizzare l’attacco che in questi giorni, (come se non bastasse quello che sta accadendo in Abruzzo), alcuni soggetti fanno a danno della nostra gente, diffondendo angoscia e terrorismo psicologico, allontanandola dalla nostra terra, con il mero macabro fine di avere qualche click in più”. Intanto il primo cittadino di San Benedetto dei Marsi, Quirino D’Orazio, ha scritto al Repubblica, Sergio Mattarella, e al presidente del consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni: aiutateci a fronteggiare l’ipotizzata emergenza sismica per garantire la pubblica sicurezza. “E’ davvero disarmante e imbarazzante constatare come noi sindaci veniamo sistematicamente abbandonati a noi stessi in balia di persone giustamente preoccupate”, ha precisato il sindaco nella nota, “da quando ho giurato fedeltà alla nostra costituzione ho sempre cercato di onorare e di adempiere fedelmente i miei doveri con massimo impegno. Questa volta però è diverso, la preoccupazione dei cittadini si percepisce da lontano e non è facile guardarli negli occhi cercando di spiegare che si sta facendo il possibile. Per questo chiedo di essere messo in condizione di fronteggiare questa eventuale emergenza attraverso la semplificazione burocratica, entrando in possesso dei fondi stanziati ormai da anni per la ricostruzione di quegli edifici danneggiati dal sisma del 2009, ricevendo in dotazione mezzi adatti ed equipaggiati ad affrontare tali situazioni di rischio e risorse economiche necessarie per l’eventuale stato d’emergenza prospettato”.