Collelongo. Il fascino del fuoco e il profumo dei cicerocchi hanno avvolto tutta Collelongo e hanno fatto rivivere a tutti i presenti l’atmosfera magica delle cuttore di Sant’Antonio. Il freddo non ha fermato le centinaia di persone che sono arrivate da tutta la Marsica per onorare il protettore degli animali.
Già da domenica tutta Collelongo era in fermento per questa importante festa, una tradizione che si tramanda di generazione in generazione. Ieri sera, poi, si è entrati nel vivo dell’iniziativa con l’apertura delle cuttore e la distribuzione dei cicerocchi. Grandi e bambini, coperti con sciarpe e cappelli, hanno fatto il tradizionale giro delle abitazioni aperte e decorate con agrumi e merletti. Alle 21, poi, è partita la processione illuminata dalle torce dei tanti partecipanti. Alla benedizione e al giro di tutte le cuttore hanno preso parte anche gli amministratori della Marsica al fianco del sindaco, Rosanna Salucci, e degli assessori e consiglieri locali. La rigorisità del rito si è sposata con l’allegria della festa e in tanti, non curanti delle rigide temperature, hanno cantato accompagnati dalla fisarmonica, fino al mattino. All’alba poi c’è stata la sfilata delle conce rescagnate e poi la messa e la benedizione degli animali. Nel pomeriggio sono previsti i giochi popolari. A Villavallelonga, invece, è andata in scena la tradizionale Panarda. Alcune famiglie del paese hanno aperto le porte delle proprie abitazioni per la cena pantagruelica costituita da decine e decine di portate. Ad animare la scena, come da tradizione, i cantori che hanno fatto il giro di tutte le case aperte cantando e rallegrando gli ospiti. A Paterno due carri di Sant’Antonio, uno dei più giovani e uno degli adulti, hanno fatto il giro di tutto il paese rinnovando la tradizione di Sant’Antonio. Ieri sera poi la popolazione si è riunita intorno al fuoco e dopo un momento di preghiera sono stati serviti i piatti della tradizione.