In un paese che stenta a riconoscere ai suoi giovani il valore professionale che meritano, dilatando spesso ad arte i passaggi verso l’età adulta e creando bande di giovanotti ormai prossimi o a cavallo dei quarant’anni, ecco che il mondo della cucina si distingue per il fatto di saper valorizzare i suoi giovani di qualità, consapevole di come essi rappresentino senza dubbio il futuro del settore. Un esempio lampante viene dall’incoronazione delMiglior Chef Emergente del nord Italia, che ha premiato il milanese Alessandro Cogliati, 26 anni, al termine di una due giorni nella quale dieci chef, selezionati tra la Lombardia e le altre regioni del nord, si sono dati battaglia a colpi di riso, tema portante dell’evento, per convincere una giuria di giornalisti ed esperti del settore presieduta da Fausto Arrighi, direttore della guida Michelin.
Ed è stato mediante la capacità di reinterpretare con gustoso equilibrio i sapori del territorio che lo chef del ristorante “Due Scale”, a Luino in provincia di Varese, ha convinto la giuria riunita alla Certosa Cantù di Casteggio, presentando due piatti che sposano bene tradizione e innovazione. Il suo “Risotto alla zucca Hokaido con lo sminuzzato di capriolo al cioccolato fondente profumato al timo-limone” ha messo d’accordo praticamente tutti e trenta i componenti della giuria, e “L’insalatina di trota affumicata al tiglio con crescioni di ruscello e dressing al Pino Mugo” ha completato l’opera, portandolo alla conquista del titolo davanti a Giuseppe Nasti, Luigi Gandola e Davide Cannavino, secondi a pari merito.