Avezzano. E’ stata chiesta una nuova perizia per il caso della morte della piccola Denise. L’accusa per il reato di omicidio colposo, che vede sotto accusa tre medici, è scattata anche primario del reparto di pediatria, Italo Cipollone. Il pm per la posizione del medico aveva chiesto l’archiviazione ma al termine dell’udienza che ha visto il rinvio a giudizio per gli altri tre pediatri, il gip si è opposto all’archiviazione. Nel corso dell’ultima udienza, invece, è stata chiesta una nuova perizia per analizzare la posizione di Cipollone.
La vicenda risale a sei anni fa e i genitori hanno citato in giudizio anche la Asl di Avezzano, chiedendo un risarcimento di due milioni. Denise nacque il 16 giugno del 2010, alle 17.45, all’ospedale di Avezzano. La madre era stata ricoverata nel reparto di ginecologia dopo una gravidanza che non aveva dato problemi. Dopo il parto la piccola era stata presa in cura dal reparto di pediatria e neonatologia. Tutto bene nei primi istanti di vita ma la sera dello stesso giorno la bimba non era stata riportata dalla madre perché presentava delle difficoltà respiratorie e per questo i medici la sistemarono in un’incubatrice. La sera del giorno dopo ci fu il peggioramento e dall’ospedale di Avezzano fu deciso il trasferimento nella divisione di terapia intensiva neonatale del policlinico di Chieti. Il 18 giugno alle 4.20 la piccola morì. I genitori chiesero da subito la verità sulla morte della piccola e presentarono una denuncia. Da qui l’inchiesta avviata dalla Procura. La prima consulenza legale fu quella del medico Cristian D’Ovidio che eseguì un primo esame autoptico. Poi arrivò una seconda consulenza di un professore dell’Umberto I di Roma. Inizialmente furono diciotto le posizioni di medici e degli infermieri vagliate. Secondo l’accusa la neonata morta avrebbe accusato un distress respiratorio. Secondo il pm il trasferimento a Chieti andava fatto prima. A distanza di sei anni, i familiari della piccola morta dopo 48 ore dalla nascita, attendono ancora di sapere se Denise poteva salvarsi.