In un momento di grandi novità a livello tecnologico e di business, ecco che per far fronte al crescente potere delle multinazionali sorgono le start-up: un modello imprenditoriale che basa la sua forza sulla giovinezza, sulla freschezza delle idee e sulla capacità di saper sfruttare sapientemente le tecnologie per metterle al servizio dei consumatori. Non è dunque un caso che l’Italia, che da sempre vanta grandi cervelli, ospiti alcune regioni che si sono fatte promotrici di una forte crescita del numero di start-up nel nostro Paese: da questo punto di vista, l’Abruzzo sta dimostrando una notevole capacità di adattamento, considerando l’aumento delle giovani imprese avviate in loco.
Innovazione e tecnologia: cosa sono le start-up?
Sempre più spesso si sente parlare di start-up innovative: ma cosa cela questa breve etichetta? Quando parliamo di start-up, parliamo di nuove aziende che cercando di avviare il proprio business: al contrario delle aziende “normali”, però, le start-up si configurano come realtà in grado di sfruttare al massimo le nuove tecnologie, realizzando prodotti o servizi davvero innovativi. Inoltre, alla base di una start-up vi è sempre un’idea che reca con sé un altissimo grado di novità ed una potenziale applicazione tramite l’utilizzo degli ultimi ritrovati tecnologici. Non sorprende, dunque, che il nostro Paese e l’Abruzzo siano all’avanguardia in questo settore così promettente.
Una start-up è per definizione una giovane impresa che cerca un finanziatore per poter avviare la propria attività. Esistono però dei precisi requisiti che l’impresa dovrà rispettare per poter richiedere i contributi per le start-up: nello specifico, per richiederli la vostra azienda dovrà ad esempio essere regolarmente iscritta al Registro delle Imprese, essere residente in Italia, non essere in vita da più di 2 anni, avere un obiettivo innovativo e, infine, sfruttare le nuove tecnologie per conseguire tale obiettivo.
Start-up: la situazione in Abruzzo
Come accennato nell’introduzione, l’Abruzzo rappresenta una delle sorprese più positive nell’ambito delle start-up. Ed il motivo è dovuto alla grande crescita del numero di giovani imprese innovative registrato nel 2016: secondo quanto sottolineato dall’indagine condotta da BNP Paribas Cardif su dati Ania, infatti, la regione ha conosciuto una crescita del numero di start-up pari al 35,7%, davvero significativa se confrontata con l’annata precedente (+21,2%). Parliamo di circa 150 nuove aziende innovative che vanno ad incidere per il 2,4% sulla quota nazionale, il cui aumento ha portato ad un totale di circa 6.200 start-up attualmente operanti in Italia.
Volendo poi approfondire il discorso sulla situazione delle start-up in Abruzzo, apprendiamo che la percentuale più significativa (oltre il 73%) lavora nel settore dei servizi, con un valore complessivo di poco meno di 100.000 euro. Per quanto concerne le province abruzzesi più all’avanguardia in ambito start-up, troviamo L’Aquila con un totale di ben 46 giovani aziende innovative, seguita a ruota da Pescara (41), Teramo (36) e Rieti (29 start-up). Un’ottima notizia, considerando il valore che le start-up abruzzesi hanno anche a livello economico in ambito nazionale.