Avezzano. “L’aumento del pedaggio non finisce tutto nelle tasche di Strada dei Parchi. La concessionaria versa il canone di concessione del 2,4%; l’integrazione del canone Anas del 6%; il corrispettivo di concessione del 28%; l’ex fondo centrale di garanzia del 2% e l’Iva che è pari al 22%”. Così, in una nota, la società Strada dei Parchi Spa che ha in concessione A24 e della A25 e i servizi a loro connessi, dopo l’annuncio del Mit dell’aumento dell’1,62% dei pedaggi dal primo gennaio 2017. La società aggiunge: “Strada dei Parchi è inoltre l’unica concessionaria che corrisponde un prezzo di concessione all’Anas, pari a 55,9 milioni annui, oltre ai normali canoni. Quindi la concessionaria su un euro di pedaggio incassa 43 centesimi, e con quei 43 centesimi garantisce manutenzione e sicurezza.
Secondo Strada dei parchi, su A24 e A25 ci sarà un ritocco massimo di 30 centesimi. Per oltre 54 tratte l’aumento non ci sarà affatto. Come sulla cintura romana, o tra l’Aquila Ovest e Avezzano. Per Teramo- L’Aquila aumento di 10 centesimi. Pendolari, lo sconto del 20% ignorato da molti, soprattutto in Abruzzo.
“L’aumento maggiore”, spiegano dalla società autostrade abruzzesi, “è di 30 centesimi e riguarda le tratte più lunghe. In particolare la Roma-Chieti-Pescara che passa da 19,10 a 19,40 euro. L’aumento del 1,62% delle tariffe che il Ministero dei Trasporti ha previsto per l’A24 e A25, al di là dei proclami e delle reazioni “scandalizzate” di presunti rappresentanti di consumatori o cittadini, si traduce in un aumento che non supera i 30 centesimi nel peggiore dei casi. Poi ci sono ben 54 tratte (ovvero percorsi da casello a casello) entro le quali l’aumento non ci sarà affatto, sarà appunto dello 0%. E tra queste tutte le tratte dell’area della cintura romana. Non ci saranno dunque aumenti per i milioni di pendolari che entrano nelle stazioni di Settecamini, Ponte di Nona, Lunghezza, Tivoli, Castel Madama e Mandela diretti alla capitale.
Aumenti contenuti anche nell’area intorno a L’Aquila. Il massimo dell’incremento pari a 10 centesimi è per il tratto l’Aquila Est-Avezzano. Mentre non ci sarà nessun aumento nella tratta L’Aquila Ovest-Avezzano. Frutto questo di un meccanismo di norme che prevede una soglia minima sotto la quale si fa un arrotondamento per difetto dell’aliquota. Non ci saranno aumenti neanche per la tratta Celano-Tagliacozzo. O Magliano- l’Aquila Ovest. Incremento allo 0% anche per le tratte Celano-l’Aquila Ovest, Celano-Tagliacozzo e Celano-Torninparte. Non aumenta la tratta Pescina-Cocullo. Come quella Tra Pratola e Cocullo e soprattutto Pratola-Celano. Zero aumenti anche per la tratta Bussi-Pratola e quelle tra l’uscita della Valle Peligna e Torre de’ Passeri. Anche i pendolari che da Pescara devono raggiungere l’Aquila uscendo a Bussi troveranno invariata la tariffa della tratta Chieti-Pescara con uscita a Bussi.
Strada dei Parchi ricorda poi ai pendolari che esiste da tre anni una possibilità di abbattere fino al 20% il costo autostradale per chi possiede un Telepass. In Abruzzo in particolare, forse per una diffidenza verso lo strumento Telepass, solo pochissimi pendolari hanno usufruito dello sconto. Mentre nell’area laziale migliaia di pendolari quotidianamente si avvantaggiano dello sconto che riduce mensilmente il costo autostradale. Un risparmio non da poco. Quello del 20% di sconto sulle tratte dei pendolari, peraltro adattate con un’apposita norma proprio alle esigenze abruzzesi, porta a un risparmio fino a 600 euro annui per singola auto. In particolare nella tratta l’Aquila-Avezzano.