Avezzano. In 20mila prendono d’assalto la fiera di Santo Stefano tra il clima di festa e i negozi chiusi. Oltre 120 stand sono stati distribuiti ieri mattina tra piazza Risorgimento, via Corradini, corso della Libertà e nelle strade limitrofe per il tradizionale appuntamento del 26 dicembre. Tanta gente dal mattino alla sera ha passeggiata in centro tra i mercatini di Natale e le bancarelle della fiera creando un clima di armonia e di festa. Unica nota dolente i tanti negozi con le serrande abbassate.
“Siamo molto soddisfatta per come è andata la fiera”, ha commentato il comandante della Polizia locale, Luca Montanari, “il tempo e il clima mite ci hanno aiutato molto, come del resto la macchina organizzativa che ha funzionato alla perfezione. Non ci sono stati abusivi e non ci sono state situazioni a rischio, nessuna turbativa, tutto nella norma. Anche il traffico è stato monitorato dagli agenti della polizia locale che si sono spostati lungo tutto il perimetro della fiera e non ci sono stati disagi neanche nelle porte d’accesso. Unica osservazione è la chiusura dei negozi. Fatta eccezione per quattro cinque negozi, tutti tra l’altro pieni, gli altri hanno preferito rimanere chiusi”. Quest’anno l’atteso appuntamento si è trasformato in una vera e propria festa anche grazie alla pista di pattinaggio dove decine e decine di bambini si sono divertiti, e poi l’animazione nell’area adiacente al mercatino di Natale e le gettonatissime luci della fontana di piazza Risorgimento dove in tantissimi si sono fermati per scattarsi una foto ricordo. “Iniziative come queste fanno sempre bene al commercio”, ha precisato Carlo Rossi, direttore della Confesercenti, “anche perchè i numeri in questo settore ormai li fanno proprio gli ambulanti. Una parte di operatori in queste occasioni ha modo di crescere facendosi conoscere dai clienti. Per quanto riguarda la fiera i numeri parlano chiaro, non ci sono stati problemi di nessun genere, solo una grande affluenza. Tra l’altro sono state applicate tutte le regole del settore e qualcuno è rimasto anche fuori. Appuntamenti come questo ci fanno riflettere ancora di più sull’esigenza di adottare un testo unico sul commercio perchè quello vigente è troppo vecchio e va necessariamente cambiato”.