Avezzano. Stefano Piccirillo, bodybuilder di origini romane ma avezzanese di adozione, entra nella storia grazie alla vittoria al trofeo “Due Torri”. In quella che viene ritenuta la competizione più prestigiosa in Italia, Piccirillo, classe 1972, agonista dall’età di 18 anni, ha sbaragliato la numerosa, e agguerrita, concorrenza proveniente da tutta Europa. Nei circa 27 anni di attività può vantare un campionato europeo di natural bodybuilding in categoria Juniores nel 1992, la partecipazione a un campionato mondiale Wnbf a New York nel 1993, (arrivando al 7° posto), un 2° posto a un campionato italiano di panca e squat dell’A.S.I, 3 volte campione italiano ( due volte in Ainbb, una in BBF), tre podi in Ifbb in gare di prestigio quali il Ludus Maximus e il Oneway Fitness, una vittoria ai campionati mondiali BBF più svariate medaglie d’argento e bronzo in gare nazionali. Laureato in fisioterapia alla facoltà di medicina dell’Aquila, ha fatto di questo stile una vera e propria filosofia di vita in cui l’amore per l’agonismo si sposa alla perfezione con la volontà di preservare la propria salute.
A questo trofeo partecipano natural e body builder che non sono natural ?
Esattamente. In realtà è a coscienza e discrezione dell’atleta perché, essendo prima di tutto ricercata la platealità del fisico, purtroppo, non c’è test antidoping. L’unica cosa che possa attestare che tu sia natural, oppure no, è fare come ho fatto io in questa occasione: partecipare ad una gara con test antidoping , organizzata il giorno prima, con un’altra federazione, l’Ainbb ( associazione italiana natural bodybuilding ). La mia motivazione era quella di lanciare un messaggio forte ai ragazzi più giovani, e cioè che si possono fare competizioni di alto livello senza dover assumere farmaci. La mia scelta di gareggiare da 25 anni, come natural mi ha ripagato dei tanti sacrifici con i molti titoli vinti ma, soprattutto, con uno stato di forma simile a quello di gara, tutto l’anno.
La scelta di essere natural è dettata, quindi, dall’evitare farmaci dopanti al fine di preservare la salute. Pensi sia necessaria una stretta maggiore sull’uso di tali sostanze che, di fatto, rischia di minare la credibilità di questa disciplina?
Sicuramente si. Però, non tutti vedono questo sport in un’ottica artistica o di longevità come lo vedo io. C’è chi non si accontenta di avere questo peso corporeo “limitato” e nel corso degli anni e ricerca masse muscolari più importanti: questo, senza il doping, sfortunatamente, è molto difficile da ottenere, forse impossibile.
E’ bene ribadire che le vittorie non si ottengono senza sacrifici e che si può benissimo arrivare ad alti livelli senza l’uso del doping.
Certamente. E’ anche questione di filosofia. Se una persona si accontenta di avere un corpo molto più vicino a una statua greca che a un fenomeno da baraccone, allora capisce che un corpo inumanamente grosso non si può avere. Se si mira a delle categorie esageratamente pesanti, purtroppo, il ricorso al doping è inevitabile. Con i farmaci si può brillare nel breve periodo. Personalmente, preferisco essere una stella sempre presente nel cielo, che magari non brilla in maniera estrema, ma c’è da tanto e ci sarà per tanto, che ottiene sempre ottimi risultati. La gara di domenica sembra darmi ragione.
Vogliamo sfatare il mito che chi pratica culturismo non ha, necessariamente, uno stile di vita limitato?
Se vuoi praticare questo sport solo in ottica agonistica puoi permetterti dei “lussi” come birra e pizza lontano dalle gare. Se invece, come me, lo consideri un “modus vivendi”, questo approccio è l’unico che ti permette di arrivare a 44 anni senza che il corpo sia invecchiato. Per questo mi astengo da alcolici, sigarette, droghe, nonché qualsiasi tipo di farmaco. Mi alimento con tutto ciò che è compatibile con la mia fisiologia, mi piace quello che mangio e ricerco nel cibo sempre nuovi stimoli per migliorare il mio corpo e la mia salute, anche perché, l’alimentazione quotidiana, al giorno d’oggi, è pesantemente compromessa dal cibo “spazzatura”. Dovrebbe essere interesse di tutti avere uno stile di vita sano, non solo dei natural body builder.
Hai mai pensato di mettere le tue competenze in materia a disposizione del pubblico ? Magari attraverso dei corsi o seminari o altre iniziative..
Mi hai letto nel pensiero – ride – Il 28 gennaio, insieme ad altri campioni natural provenienti da tutta Italia, ( Cristian Guastella, Daniela Comboni, Alfredo Tessitore e Matteo Picchi) terrò, presso la mia palestra, la No Limits di Avezzano, un seminario in cui si parlerà di allenamento e approccio alimentare per atleti intermedi e avanzati. Uno stage interessante per divulgare la filosofia natural. Si può gareggiare senza doping, questo è il messaggio.
Obiettivi per il futuro ?
All’indomani di una vittoria di questo livello è difficile rispondere. L’obiettivo principale è continuare su questa strada, ma dovrò pensare bene al come. Senza obiettivi non si va avanti, magari ritorno a ballare la salsa cubana – ride – Federico Falcone