Tagliacozzo. Sulla vicenda del reparto di Cardiologia riabilitativa di Tagliacozzo, super reparto dimenticato e primo in Abruzzo per aderenza agli standard di qualità che però da 15 anni aspetta un nuovo ecocardiografo e attualmente è senza un medico poiché in maternità e mai sostituito, intervengono i consiglieri di opposizione Maurizio Di Marco Testa e Angelo Poggiogalle della lista “ Il paese che vorrei”. “Plaudiamo alla notizia, quasi l’unica positiva, nel delicato panorama e nella grave situazione del nostro ospedale”, affermano, “è evidente la nostra stima e ringraziamenti a tutto il personale sanitario e amministrativo dell’Umberto I.
Il sindaco Vincenzo Giovagnorio, ancora una volta vorrebbe far apparire una verità, che non è verità. In merito alla nostra eccellenza ospedaliera, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “E’ motivo di grande orgoglio vedere la nostra struttura ospedaliera in cima alla classifica delle eccellenze regionali …. è tuttavia necessario lavorare per migliorare ulteriormente l’assistenza sanitaria ai pazienti che usufruiscono del nostro ospedale Umberto I. Sarà mio impegno sollecitare le autorità politiche abruzzesi affinché arrivi presto in dotazione un nuovo ecocardiografo atteso da tempo e affinché vengano accelerati i tempi per la sostituzione del cardiologo assente” .
In tutta onestà, noi consiglieri di opposizione ci riferiamo solo a quanto contenuto negli atti. Il sindaco, invece, fa riferimento solo a rassicurazioni verbali di alcuni organi politici. Quando si tratta di argomenti sensibili come la difesa dell’Umberto I, quando si è costretti a ricorrere ai Tribunali per vedersi riconosciuto un diritto sancito dalla nostra Costituzione, la gente deve conoscere la verità; quella riportata negli atti ufficiali (Piano Sanitario Regionale e relativi documenti), ai quali noi Consiglieri di opposizione facciamo riferimento, preciso, in merito all’attuale situazione sanitaria.
“Il citato Piano Sanitario Regionale”, affermano i consiglieri, “alla firma del Presidente (allora Commissario della Sanità) Luciano D’Alfonso, piano approvato dal Consiglio Dei Ministri, con la partecipazione del ministro della Sanità Beatrice Lorenzin, nella seduta del 15 settembre 2016, ha accolto la programmazione Regionale nel punto in cui l’Umberto I, da Presidio ospedaliero, viene declassato in Punto di Primo Intervento (Ppi). Tale decisione depaupera gravemente la tutela sanitaria, garantita dal Pronto Soccorso H24 (ovvero notte e giorno), “trasformato” in Punto di Primo Intervento H12 con la conseguente, grave chiusura notturna (dalle ore 20 alle ore 08 del mattino) dell’Ospedale che rimane affidato- soltanto al 118”.
“Di conseguenza Tagliacozzo, le frazioni, il bacino di utenza sanitaria (11 comuni e relative frazioni) resta affidato esclusivamente ad una postazione di Punto di Primo Intervento. Il Piano Sanitario Regionale, con proprio documento titolato “Protocollo operativo dei punti di primo intervento d’abruzzo, stabilisce che in un tempo delimitato, entro comunque l’anno 2017, venga trasformato in Postazione 118, con chiusura notturna, e con i bisogni del territorio affidati soltanto ed esclusivamente a postazioni di 118 (solo le ambulanze con relativo medico). Domanda: Dove viene trasferito il malato una volta caricato sull’ambulanza!? All’Ospedale di Avezzano già saturo? Oppure a Sulmona? o addirittura fuori regione con i conseguenti ed immaginabili disagi per il malato e i parenti!? Che fine faranno allora i reparti di eccellenza dell’Umberto I° da noi difesi? Questa è il regalo di Luciano D’Alfonso alla città di Tagliacozzo”.
In realtà si tratta di una vicenda ampiamente dibattuta su cui ha fatto in più occasioni chiarezza sia la Asl che l’assessore regionale Silvio Paolucci sostenendo che il punto di primi soccorso di Tagliacozzo, a differenza di quelli con un numero di prestazioni inferiori a 7.000 casi annui, non diverrà h12, ma resterà h24.
“Il principio di economicità delle scelte amministrative e sanitarie, “I piani di rientro”, non possono assolutamente ledere il diritto alla salute, specie per le fasce più povere e le più deboli”, continuano i consiglieri, “attualmente il Comitato Pro Ospedale di Tagliacozzo, con il Comitato Regionale ha difesa dei Presidi minori D’Abruzzo, ha inoltrato ricorso al Tribunale Amministrativo contro il piano Sanitario, che a nostro parere disattende gravemente ai bisogni primari del malato. Le precedenti amministrazioni si sono sempre si sono sempre costituite in giudizio in difesa dell’ospedale, l’attuale amministrazione non ha in alcun modo espresso ufficiale posizione di difesa nelle sedi competenti con relativi atti. Noi Consiglieri di opposizione, per rispetto verso la gente che ci ha affidato un preciso mandato democratico e popolare, non possiamo accontentarci di promesse verbali, né di atti regionali che non hanno forza giuridica di variare il contenuto del Piano Sanitario. Pertanto, non abbasseremo la guardia ma combatteremo fianco a fianco di chiunque si prodiga a difesa dell’ospedale”.