Avezzano. Buone notizie per l’Orso marsicano: 11 nuovi nati avvistati nel 2016. Complessivamente nel 2016 risultano nati un numero minimo certo di 11 cuccioli di Orso marsicano, di cui 10 osservati ancora nel mese di settembre. E’ questo il risultato della conta cumulativa delle femmine con piccoli dell’anno realizzata nei mesi scorsi nel territorio del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, nella Zona di Protezione Esterna e in aree esterne. Da quest’anno infatti, grazie alla rete di monitoraggio realizzata dal Pnalm con il Parco Nazionale della Maiella e in collaborazione con le Riserve Regionali Monte Genzana, Gole del Sagittario, Zompo Lo Schioppo, Parco Regionale Sirente Velino e Corpo forestale dello Stato, è stato possibile ampliare il monitoraggio in un territorio più vasto.
La conta cumulativa realizzata anche quest’anno, come avviene ormai dal 2006, è stata curata dal Servizio Scientifico del Parco sulla base della metodologia messa a punto dal Dipartimento di Biologia e Biotecnologie “Charles Darwin” dell’Università La Sapienza di Roma. La relazione finale, a firma di Roberta Latini, Daniela Gentile e Laura Scillitani, ultimata in questi giorni, documenta il lavoro svolto, le metodologie e i risultati. La realizzazione della conta richiede uno sforzo notevole in termini organizzativi e di coordinamento, impegna contemporaneamente, oltre al personale di Sorveglianza e del Servizio Scientifico del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, il Corpo Forestale dello Stato, con il Cta del Pnalm e l’Utb di Castel di Sangro e un nutrito numero di volontari. Per la raccolta delle informazioni sono state utilizzate tre strategie di rilevamento: osservazioni in simultanea ai ramneti condotte contemporaneamente da un numero minimo di 43 ad un numero massimo di 72 operatori, osservazioni mirate in aree più circoscritte avviate già dalla primavera e il fototrappolaggio che ha permesso di monitorare la presenza delle femmine in aree meno accessibili o più difficili da osservare. Complessivamente sono stati effettuati 382 turni di osservazione corrispondenti a 1006 ore di appostamento che hanno permesso di realizzare 181 avvistamenti di orso di cui n. 43 riguardano femmine con piccoli. I dati dal fototrappolaggio (1823 giorni trappola) hanno permesso di ottenere 136 eventi di presenza di cui 12 riguardano 2 diverse unità familiari. I dati, così raccolti hanno portato a determinare nel Pnalm e nella sua Zona di Protezione Esterna (Zpe) la presenza di almeno 6 femmine con 10 cuccioli nati nell’anno, di cui 1 scomparso precocemente. A queste va infine aggiunta la femmina con almeno un cucciolo dell’anno rilevata in una zona molto distante dal Parco nell’ambito delle attività svolte dalla Rete di Monitoraggio Abruzzo e Molise, che portano ad almeno 7 le unità riproduttive e ad 11 i cuccioli nati nel 2016. Con i 10 nati quest’anno nel Pnalm e nella ZPE il totale dei nuovi nati conteggiati con la stessa metodologia, dal 2006 al 2016, sale a 84.
La serie storica dei dati delle femmine con cuccioli insieme al monitoraggio genetico della popolazione di Orso bruno marsicano, che non viene realizzata annualmente, consente di dare un’interpretazione più chiara dell’attuale stato della popolazione. “I dati sulla natalità si confermano confortanti – afferma Dario Febbo Direttore del Pnalm – ed evidenziano una buona vitalità dell’Orso bruno marsicano ribadendo sostanzialmente che la riduzione della mortalità resta uno degli obiettivi prioritari per la crescita della popolazione. La collaborazione messa in atto già quest’anno dalle Aree Protette e dal CFS ha consentito di avviare una rete di monitoraggio a scala più ampia – afferma Antonio Carrara, Presidente del Pnalm – che spero a breve troverà la formalizzazione adeguata, perseguendo gli impegni assunti con la firma del Protocollo tra pubbliche amministrazioni per l’attuazione del PATOM, avvenuta il 30 novembre a Pescasseroli. Voglio ringraziare le altre Aree Protette e il CFS e tutti coloro che hanno lavorato alla realizzazione della conta delle femmine con cuccioli: il personale del Servizio Scientifico e i Guardiaparco del Pnalm; Il Cta del Corpo Forestale dello Stato e l’UTB di Castel di Sangro, gli operatori delle altre aree protette; i tanti volontari che con la loro passione ci hanno aiutato in uno sforzo comune per la conservazione dell’Orso bruno marsicano”.