Avezzano. Si dice Napoli e si pensa subito alla pizza al pomodoro. Da Mammaròssa la pizza c’è e si rovescia pure, ma tranquilli resta nel piatto. Ispirata all’invenzione della famosissima stellata Rosanna Marziale la pizza al contrario dello chef Franciosi è proprio da urlo: formaggio, funghi champignon e abbondanti fette di maiale arrosto. Gnam che bontà! La goduria è appena iniziata perché il sesto capitolo della lezione di cucina Mammaròssa prevede una bella scorpacciata dello street food partenopeo. Esplorando i meandri della gastronomia di strada campana non può mancare il sartù di riso, che la fantasia dei cuochi partenopei incoronò come caposaldo della verace cucina napoletana. Dal sourtout dei messieurs francesi, che lavoravano nelle cucine degli aristocratici napoletani, crearono la nuova ricetta. Essenzialmente si tratta di un timballo molto saporito arricchito di piselli, uova sode e l’insostituibile ragù di carne. Un altro piatto peculiare della tradizione napulegna è pronto a distrarre gli allievi di Mammaròssa, la frittata di pasta. Lo chef Franciosi la propone in due versioni in bianco o con la salsa di pomodoro. Allora che frittata sia. Il segreto è tutto nella sua cottura: fiamma bassa, padella leggermente inclinata e ruotata fino a farle compiere un giro completo. Solo così si otterrà una pizza di frittata uniformemente dorata e croccante sulle due facce e sui bordi. A voi l’ultimo condimento, l’appetito.
@baldaroberta