Avezzano. Multe nel Fucino, e gli agricoltori si riuniscono per fare il punto della situazione e chiedere tempo affinché le aziende si adeguino alle normative. C’è uno stato di agitazione tra i coltivatori del territorio tanto che l’Associazione culturale agricoltori interviene sulla vicenda. Nel corso di un affollato incontro gli agricoltori hanno evidenziato una situazione di disagio a causa dei controlli. “Le aziende sono spaventate”, sostiene il presidente Franco Paris, “il personale addetto ai controlli si presenta sui luoghi di lavoro per controllare ogni dettaglio. In un caso in cui il padre era assunto come trattorista”, racconta Paris, “doveva stare soltanto sul trattore ma senza svolgere qualsiasi altra mansione. Bisogna fare in modo”, spiega Paris, “che i vecchi trattori, patrimonio della storia del Fucino, vengano in qualche modo resi utilizzabili affinché non vengano rottamati di sana pianta”. Ad esempio, i vecchi mezzi, come un’imballatrice non più utilizzata, non possono stare neanche in magazzino. Così come i genitori che lasciano l’azienda ai figli non possono più stare nei campi. “Sono state molte le multe per mezzi non più a norma oggi, anche se omologati a loro tempo. Le sanzioni vanno da qualche centinaio di euro fino a due o tremila euro, e anche oltre. I controlli sarebbero in realtà quelli di routine e che negli ultimi tempi anche nel Fucino c’è consapevolezza delle nuove normative entrate in vigore ormai da qualche anno. Dalla Asl spiegano che i controlli sono come disposizione regionale e che in realtà la maggioranza delle aziende si è già adeguata nel mettere a norma le macchine agricole. Ed è la Regione che fornisce gli elenchi per i controlli.