Avezzano. A seguito del sisma che tra agosto e settembre ha devastato il centro Italia, in particolar modo l’Umbria, sono state numerose e tempestive le manifestazioni di solidarietà provenienti da tutta l’Italia, compresa la Marsica. Ogni paese ha dato il proprio contributo attraverso raccolte fonde, manifestazioni e eventi a sfondo benefico, giornate di sensibilizzazione e, in molti casi, supporto pratico nei centri devastati dalle numerose scosse che, giorno dopo giorno, hanno provato una popolazione già duramente colpita. Oggi, a distanza di poco più di un mese, la Crove Verde Soccorso Onlus di Avezzano è ancora presente sul posto, pronta a dare il proprio contributo nel momento del bisogno che, è fondamentale ricordarlo, è ancora ben lungi dall’essere superato. Abbiamo parlato con la volontaria Alessandra Paciotti che ci ha aggiornati sugli ultimi movimenti dell’associazione avezzanese.
A seguito del sisma che ha investito Norcia e le sue zone limitrofi, in che modo si è attivata la Croce Verde di Avezzano?
Essendo la Croce Verde una pubblica assistenza, nell’emergenza terremoto siamo coordinati, come tutte le associazioni, da Anpas nazionale la quale ha provveduto all’allestimento e alla sistemazione di ben tre campi a Norcia. Qui, inoltre, viene svolto anche servizio mensa alla popolazione, agli operatori e alle forze dell’ordine, a Macerata e a Foligno. Chiunque volesse avere maggiori informazioni e dettagli, può visitare il sito internet www.anpas.org. Mi sembra giusto sottolineare che la nostra associazione è parte integrante di una “macchina” più grande, cioè l’ANPAS, che mette a disposizione volontari e mezzi per un periodo più o meno lungo. I nostri primi quattro volontari, Antonio, Diego, Luigi e Roberto son partiti subito dopo la scossa del 30 ottobre con un’ambulanza per i primi soccorsi nella zona di Norcia. Successivamente ne son partiti due per Foligno (Roberto e Luigi) dove hanno montato e smontato due tensostrutture per l’allestimento del campo di Tolentino e per il potenziamento del campo di Norcia. Sono rientrati il 19 novembre e una volontaria, Alessandra, è attualmente impegnata in segreteria per il campo di Norcia
In tutta la Marsica sono state numerose le iniziative di solidarietà. Ma, attualmente, in che modo si può contribuire? Quali sono le necessità più impellenti e le esigenze maggiori?
Sicuramente noi non raccogliamo vestiario per il semplice fatto che, mi duole dirlo, la gente, in alcuni casi, ne approfitta per svuotare gli armadi di casa. Si può contribuire semplicemente con alimenti in scatola a lunga conservazione e anche con beni necessari all’igiene personale come, appunto, dentifrici, carta igienica, saponi, i quali, a seconda delle necessità, vengono distribuiti nei campi. Per il resto prego tutti di dare un’occhiata sui siti ufficiali e prendere notizie su come contribuire e donare. Per noi volontari è stata un’esperienza forte a livello umano, oltre che professionale. Prendo l’occasione, come associazione per ringraziare don Franco della Parrocchia di San Giovanni Decollato in Avezzano per averci aiutato e sostenuto fornendoci un mezzo con cui raggiungere le zone terremotate. Essendo dotati di una sola ambulanza, finalizzati ai servizi interni alla città, avevamo realmente bisogno di questo aiuto. Un grazie ai nostri volontari, un grazie a tutti i volontari mobilitati e un grazie ad Anpas per il grande lavoro che sta facendo in un’emergenza che dura da, purtroppo, da agosto. Federico Falcone