Tagliacozzo. Arde il fuoco nelle polemiche politiche di Tagliacozzo. Dibattito ancora acceso nella cittadina e gli abitanti sembrano in sostanza essere divisi in due grandi gruppi: da una parte, la giunta comunale della lista prospettiva Futura, guidata dal sindaco Vincenzo Giovagnorio, in linea con le scelte politiche prese in relazione al proprio programma. Dall’altra, in sostanza, tutti gli altri: sia il gruppo di Tagliacozzo Unita con Vincenzo Montelisciani, che il gruppo de Il paese che Vorrei di Maurizio Di Marco Testa, un tempo in netto contrasto, ma oggi sembrano uniti nell’aver fatto del sindaco un “nemico” comune, contrastandone l’operato, dal pronto soccorso, alla stagione teatrale, ad una rivendicazione per il cimitero. Nonostante la città abbia già vissuto un clima particolarmente teso, negli ultimi mesi della giunta Di MarcoTesta, tra auto a fuoco, querele e arresti, in questi giorni, la diatriba politica si presenta abbastanza accesa, a volte quasi violenta, e purtroppo, da quando la politica è sui social, è costantemente presente nella vita dei cittadini. Dopo l’intervista al sindaco Giovagnorio, Di Marco Testa lo aveva attaccato su ogni punto del programma, con toni particolarmente duri, da una parte rivendicando il proprio operato amministrativo, dall’altro minimizzando l’operato della giunta attuale. A rispondere all’attacco, è lo stesso primo cittadino, mantenendo allo stesso modo duri toni, in un comunicato stampa:
“L’ultima persona ad avere titolo per replicare alla mia intervista rilasciata a Raffaele Castiglione Morelli, per Marsicalive in occasione dei primi 5 mesi di amministrazione è proprio l’ex sindaco, Maurizio Testa Di Marco”, scrive Giovagnorio, “che ha terminato in anticipo il suo mandato ad aprile 2016, per i fatti ormai noti. Il leader de Il paese che vorrei (o meglio avrebbe dovuto chiamare la sua coalizione Il paese che avrei voluto che fosse stato) si è prodotto in una replica di avevamo pensato di fare, avevamo previsto, avremmo potuto, ma in 5 anni i risultati sono stati ben altri, per cui i cittadini di Tagliacozzo si sono espressi nelle libere consultazioni democratiche dello scorso 5 giugno e hanno scelto, rimandando a casa – anche loro – l’ex primo cittadino Di MarcoTesta”. Continua “E si dà la zappa sui piedi, l’ex sindaco, quando parla di film già visti o afferma che il senso di responsabilità di un amministratore non si misura con idee e progetti concreti. Il “film già visto” non è il nostro di questi primi cinque mesi di amministrazione, che tra l’altro ha raccolto l’ulteriore consenso di gran parte della cittadinanza tagliacozzana! Sui punti contestati dico:
- Altre attenzioni aveva l’amministrazione passata rispetto alla SEGEN, poiché è giudizio pressoché unanime da parte dei cittadini il miglioramento della pulizia e del decoro urbano delle frazioni e di Tagliacozzo. I nuovi cestini con posacenere, sono stati acquistati subito da noi. I soldi pubblici vanno impiegati per giuste finalità e non tenuti in magazzino, finché non vanno a finire nel disavanzo e quindi sostanzialmente si perdono. Bene avrebbe fatto, Maurizio Di Marco Testa, ad essere più attento, partecipe e presente nell’attività amministrativa, anziché badare quasi esclusivamente agli interessi personali e di chi gli era vicino. Il carattere provvisorio del tracciato ciclo-pedonale di via delle Macchie, era stato deliberato chiaramente dalla nostra giunta che ha rispettato i tempi di inizio e di conclusione del progetto (che tra l’altro potrà essere reiterato è migliorato anche l’anno prossimo, visto l’enorme successo). Di MarcoTesta può dire altrettanto del suo deliberato, quando provvide simile progetto – molto più disorganizzato – che, anch’esso a titolo provvisorio, ebbe un inizio e non ebbe fine?
- Farebbe bene a tacere sulla sicurezza degli edifici scolastici il titolare della passata amministrazione, per rispetto sopratutto delle nostre intelligenze. E il silenzio sarebbe decoroso anche per chi, pur seduto tra i banchi dell’opposizione, gli andava a braccetto!
- Circa il progetto della “ZTL utile a disciplinare il traffico in piazza Obelisco”, sempre la precedente amministrazione lo aveva sicuramente previsto, ma non lo ha realizzato… quindi? La Notte Romantica, evento proposto dal Club dei Borghi più Belli d’Italia è stato organizzato dalla nostra amministrazione proprio per tornare a riallacciare con la prestigiosa organizzazione un rapporto di corrispondenze e di collaborazione interrotto da cinque anni.
- In merito alla stagione teatrale, ho già parlato abbondantemente. L’unica cosa certa è che l’attuale Amministrazione ha sicuramente ritenuto di non rinnovare l’accordo con l’Associazione Teatro Dei Marsi, ma non ha perso alcun finanziamento, anzi ha evitato di sperperare quindicimila euro delle risorse pubbliche per una proposta teatrale che ha visto, nei cinque anni addietro, la media di partecipazione di 20 persone a spettacolo.
- Circa i finanziamenti del Masterplan – che fino a poche settimane fa Di MarcoTesta non sapeva neanche pronunciare – la sua amministrazione non ha inserito alcuna scheda per il definitivo restauro del Palazzo Ducale, anche perché la scheda della convenzione è stata fornita dalla Regione al sottoscritto qualche giorno prima della firma avvenuta in presenza del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, lo scorso 10 novembre a Pescara. Sarebbe tuttavia interessante che Di MarcoTesta spiegasse con quale criteri ebbe a formulare, circa un anno fa, l’ipotesi di spesa superficiale e campata in aria di qualche decina di migliaia di euro per il restauro del prestigioso immobile, a fronte del milionario finanziamento pattuito e ottenuto dal sottoscritto. Infine, è realtà inoppugnabile che il Governatore D’Alfonso, lo scorso 6 ottobre, “ha visitato la città manifestando interesse alle opere pubbliche presentate (progetto di ristrutturazione del complesso sportivo Luca Poggi e una definizione di tutta l’area di Villa Bella)”.
- Il nome dell’ex sindaco Maurizio Testa Di Marco non era neanche conosciuto e ricordato dagli amministratori provinciali e regionali, i quali seguitano a testimoniarci la totale assenza di rapporto e collaborazione con la passata amministrazione del nostro Comune.
- Circa i lavori effettuati, all’ingresso del cimitero monumentale, riscontro che su alcuni organismi d’informazione locale, l’ex vicesindaco Angelo Poggiogalle ne ha rivendicato la paternità. Trovo ridicolo da parte di esponenti dell’opposizione ‘Il paese che vorrei’ (ex amministratori) porre il ‘cappello’ su opere eseguite dalla nostra ammonistrazione e da loro soltanto sognate nel lungo letargo degli ultimi cinque anni.
- In conclusione, scrive Giovagnorio, “l’ex sindaco dà lezioni di umiltà e maturità al sottoscritto? Farebbe bene a chiudersi in un dignitoso silenzio di riflessione e meditazione circa il totale fallimento della sua azione amministrativa protrattasi per cinque anni in dannosa agonia per il nostro territorio comunale”.