Celano. Sul riordino dei trasporti su rotaia, in concomitanza dell’avvio del nuovo piano di mobilità, tra il sindaco di Celano Settimio Santilli e il governatore della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso è già intercorso uno scambio di missive, tendenti da una parte a rappresentare un problema, la soppressione della fermata alla stazione ferroviaria di Celano, dall’altro a motivare le scelte.
“Ritenendo doveroso”, come si legge nella risposta del Presidente D’Alfonso ad una precedente comunicazione del Sindaco Santilli, “intervenire sul modello trasportistico in uso in quanto le caratteristiche dell’offerta, gli standard e l’integrazione con altre modalità di trasporto non incontravano l’interesse degli utenti dell’intero sistema. Con specifico riferimento ai collegamento Celano-Roma essi saranno tutti garantiti, ma a differenza dell’attuale modello di esercizio è stata prevista una rottura di carico ad Avezzano”.
Potrebbe sembrare a primo impatto una risposta esaustiva ma così non è. Il sindaco Santilli, infatti, ha riproposto l’argomento che tiene in ansia centinaia di lavoratori pendolari marsicani, in quanto proprio dal confronto con alcuni pendolari di Celano e della Marsica orientale, sono emerse novità nonché alcune potenziali criticità e talune positività in merito all’offerta messa a punto da Trenitalia e RF per il trasporto sulla linea Pescara-Roma. Le considerazioni più volte rappresentate dallo stesso Comitato dei pendolari, secondo il Sindaco Santilli, si possono riassumere come segue: i servizi veloci con collegamenti solo nelle stazioni principali che nel progetto iniziale erano 5 (Pescara, Chieti, Sulmona, Avezzano, Roma) nella nuova formulazione sono diventate 9 (Pescara, Chieti, Sulmona, Avezzano, Tagliacozzo, Carsoli, Mandela, Tivoli, Roma).
La rottura di carico prevista ad Avezzano esclude di fatto Celano e Goriano Sicoli con la conseguenza di perdere la relazione diretta con Roma e Pescara. Per il collegamento con Roma è stato previsto un servizio locale fino ad Avezzano per proseguire in direzione Roma. Il risultato è che Celano ha tempi di percorrenza superiori o al massimo pari al vecchio orario (oltre 2 ore). Nel nuovo piano non si specifica la modalità del collegamento tra Celano e Pescara ed il timore è che i pendolari della Marsica orientale debbano recarsi ad Avezzano per usufruire del treno veloce o utilizzare collegamenti locali con ripercussione sui tempi di percorrenza che potrebbero raggiungere anche le 3 ore. Con i treni veloci i tempi di percorrenza non saranno migliorati ma sostanzialmente rimarranno gli stessi dell’attuale sistema. Se per un verso il treno 3225 prevede 1 ora e 33 minuti di percorrenza tra Avezzano e Roma (a fronte di 1 ora e 50 minuti) dall’altro è stato eliminato il treno delle 8,15 che collegava Avezzano e Roma con arrivo alle ore 10 (1 ora e 45 minuti di percorrenza).
Per quel che riguarda l’offerta pomeridiana, pur constatando che i tempi di percorrenza rimangono gli stessi, le cose migliorano solo per il treno 3226 delle 16,45 da Roma Termini: 16 minuti in meno dovuti all’eliminazione della sosta a Tivoli. E’ doveroso segnalare – aggiunge Santilli – che in caso di ritardi dell’ultimo “treno veloce” disponibile per il ritorno da Roma con arrivo alle 20,18 esiste la concreta possibilità che non venga garantito il collegamento attraverso il treno locale con la stazione di Celano. In questo caso gli utenti della Marsica rischiano di trovarsi ad Avezzano senza poter usufruire di mezzi pubblici per il rientro a Celano. L’introduzione del treno veloce, come si può vedere, non produce effetti particolari sui tempi di percorrenza, mentre produce effetti negativi per l’utenza della Marsica orientale. Inoltre, alcuni pendolari diretti a Carsoli per lavoro rilevano come i tempi di viaggio si allunghino di 15/20 minuti, mettendo a rischio le coincidenze del treno 3225 con gli autobus TUA. Tutto ciò è il risultato di una programmazione frettolosa dei tagli e delle soppressioni di corse non articolate con la TUA, la cui proprietà è sempre della Regione Abruzzo. I pendolari marsicani, insomma, non riscontrano effettivi benefici dall’introduzione del nuovo sistema di trasporto. Propongo pertanto – conclude il sindaco Santilli – un incontro con il presidente D’Alfonso per rivedere e risolvere alcune criticità evidenti quali il ripristino della fermata a Celano per i cosiddetti “treni veloci” e la reintroduzione di alcune corse nel tratto Avezzano-Carsoli-Tivoli”.