Avezzano. LFoundry – Smic guarderà sempre più al mercato orientale. Dopo l’incontro al ministero dello Sviluppo economico i nodi chiave del piano presentato dal vice presidente, Sergio Galbiati, si sono diffusi immediatamente tra i mille e 500 dipendenti del sito che hanno tirato un sospiro di sollievo alla luce dell’investimento di 100milioni di euro che l’azienda farà nei prossimi anni sullo stabilimento.
“Complessivamente positivo l’esito dell’incontro tenutosi al Mise, per la presentazione del piano industriale di LFoundry, al governo e alle parti sociali”, ha commentato Michele Paliani della Uilm-Uil, “tuttavia occorre cautela nelle considerazioni sulla complessa sfida tecnologica che potrebbe collocarci davanti a scenari e modelli organizzativi desueti. Nel prossimo quinquennio le somme investite saranno necessarie all’acquisto di attrezzature e macchine di produzione, all’ampliamento della Clean room (che avverrà senza utilizzo di spazi aggiuntivi), alla migrazione del sistema operativo, all’espansione della coogenerazione, allo sviluppo dell’area di test”.
Nel vertice romano, inoltre, si è anche parlato del nuovo mercato al quale ci si rivolgerà che sarà quello orientale. La Smic, che in primavera ha acquisito l’LFoundry, è una multinazionale cinese che ha stabilimenti sparsi in tutta l’Asia. Da tempo tentava di mettere piede in Europa per conquistare una fetta di mercato e grazie al sito marsicano ci è riuscita. “Si rimarrà nel settore di mercato della sensoristica”, ha continuato Paliani, “diversificando il portfolio di clienti e le applicazioni di utilizzo, andando dai sensori ottici per l’automotive ai fingerprints (sensori dell’impronta digitale) per gli smartphone”. Secondo la Uil parte dell’investimento dovrebbe essere destinato alla formazione per riqualificare adeguatamente e velocemente i singoli individui, i processi e l’organizzazione e chiede maggiore attenzione da parte della Regione Abruzzo nei confronti dell’azienda”.