Avezzano. E’ stato nominato un perito per fare luce sulla vicenda dei liquami che fuoriescono nei campi dalla condotta dei depuratori di Avezzano. E’ stato nominato dal presidente del tribunale di Avezzano Eugenio Forgillo e dovrà accertare se ci siano stati danni ai proprietari. Il tecnico, un ingegnere, dovrà redigere una consulenza per stabilire la natura e l’entità dei danni arrecati dal problema più volte segnalato da agricoltori e residenti. Sulle cause degli allagamenti e della fuoriuscita di liquami dalle tubazioni che portano dal vecchio depuratore, sito in località Pozzillo, a quello di recente realizzazione di via Nuova, l’Arap, ente pubblico preposto alla realizzazione del collegamento, e il Cam, Consorzio acquedottistico marsicano, avevano fatto scaricabarile. Ora finalmente il perito potrebbe fare chiarezza anche su questo punto. Il collegamento tra i due depuratori presenta qualche problematica di natura tecnica visto che si verificano continue fuoriuscite di reflui non depurati sui terreni della zona, con effetti disastrosi su sui campi coltivati e sull’ambiente. Un’altra beffa riguarda la situazione dei depuratori e della rete idrica che li collega. All’Arpa, infatti, era stata concessa la servitù da uno dei proprietari terrieri a patto che la condotta fognaria non avesse ostacolato il transito di uomini e mezzi sul terreno. E’ stata invece realizzata una linea fognaria rialzata fino a 1,20 metri rispetto al piano di campagna. Questa condizione impedisce la realizzazione di un progetto di lottizzazione dell’area. L’avvocato Mirco Salvati, difensore di uno dei proprietari, Vincenzo Lolli Santori, non c’è stato alcun impedimento alla esecuzione delle opere necessarie da parte del suo cliente che avrebbe “offerto la servitù di passaggio in luogo dell’esproprio, con notevole risparmio economico per l’ente e per preservare la possibilità edificatoria da parte del proprietario”.