Avezzano. Continua la mobilitazione della politica sarda per una soluzione positiva della vertenza Vesuvius. Come annunciato una settimana fa, l’eurodeputato del Ppe Salvatore Cicu ha chiesto alla Commissione Europea un incontro bilaterale. L’obiettivo, spiega, “discutere su quali siano le procedure da avviare per evitare la chiusura degli impianti sardi ed abruzzesi”. Un mese e mezzo fa la multinazionale ha comunicato di voler fermare entro il 31 dicembre i due impianti di Macchiareddu e Avezzano, lasciando a casa i 186 dipendenti. Ora, nello specifico, Cicu ha chiesto un incontro con i Commissari Jyrki Katainen (Occupazione, crescita, investimenti e competitività), Elbieta Biekowska (Mercato interno, industria, imprenditoria e PMI) e Marianne Thyssen (Occupazione, affari sociali, competenze e mobilità dei lavoratori). “Il faccia a faccia – fa sapere l’europarlamentare – potrebbe avvenire già entro la prima metà di novembre”. Cicu ha suggerito che “vengano applicate le procedure già in atto per evitare la chiusura di altri siti produttivi in Europa, su tutti il caso dello stabilimento della multinazionale Tenneco a Gijón”. Infine ha ricordato che “i licenziamenti in atto vanno a colpire lavoratori fra i 20 e i 60 anni, molti dei quali con una lunga anzianità di servizio ed alti livelli di qualifica – alcuni prossimi al pensionamento, ma senza la possibilità di fruire dei cosiddetti ‘scivoli’ di agevolazione e con oggettive difficoltà di ricollocazione sul mercato del lavoro – altri, invece, monoreddito, con mutui e figli a carico”.