Avezzano. Indicavano le ditte che dovevano vincere gli appalti in cambio di denaro. E’ questa l’accusa nell’ambito dell’inchiesta che vede passare al setaccio i piani per la realizzazione degli impianti sciistici, ma anche interventi per le opere pubbliche. Sono coinvolte undici persone tra politici e imprenditori e i Comuni di Ovindoli, Cappadocia e Pescasseroli, tutte località montane. Mentre nell’altro filone controlli sono stati eseguiti nei comuni di Cerchio e Celano, dove si trova l’ufficio centrale di committenza che fa capo a Cerchio. In questo caso sarebbero indagate dieci persone. L’ultimo blitz della squadra mobile dell’Aquila, disposto dalla procura della Repubblica di Avezzano e dai sostituti procuratori Maurizio Maria Cerrato e Roberto Savelli, c’è stato nella giornata di ieri. Nei guai ci sarebbero cinque persone per quanto riguarda gli appalti di Ovindoli e quattro a Cappadocia, oltre a due per Pescasseroli.
A Ovindoli, la polizia ha perquisito le abitazioni dell’ex sindaco Pino Angelosante, e dell’ex vicesindaco Marco Iacutone, oltre agli uffici del municipio. Indagato anche l’imprenditore Massimiliano Bartolotti, titolare degli impianti di Monte Magnola. In questo ambito indagini anche sul sindaco di Cerchio Gianfranco Tedeschi.
A Cappadocia la polizia giudiziaria ha eseguito una prima perquisizione a casa dell’ex sindaco Lucilla Lilli, e una seconda in Comune. Indagati anche tre imprenditori del settore e perquisizioni anche in uffici della Capitale. Per quanto riguarda gli impianti sciistici di entrambi i comuni, si tratta di progetti ancora da realizzare anche se già finanziati. La fase in corso è ancora quella degli espropri. Nel primo caso si tratta di un ampliamento che dovrebbe essere avviato nei prossimi mesi a Ovindoli, nel secondo degli impianti di risalita per la località di Camporotondo. Gli ex primi cittadini sono difesi dagli avvocati Paolo Novella e Antonio Milo.
L’informazione di garanzia, nella quale sono ipotizzati i reati di corruzione e turbativa d’asta, è stata notificata al sindaco di Pescasseroli, Anna Nanni. Coinvolti nell’inchiesta anche imprenditori locali e di fuori regione che risultano indagati. Altre perquisizioni sono in corso presso varie abitazioni e uffici della Marsica per acquisire ulteriori prove documentali e informatiche volte ad identificare altri presunti responsabili.
Nel filone di Cerchio, tra gli indagati ci sono il sindaco Gianfranco Tedeschi, Federico D’Aulerio, responsabile dell’ufficio tecnico di Celano, centrale unica di committenza per Cerchio e Celano, ed ex sindaco di Ortucchio, l’imprenditore Andrea Tedeschi, il segretario comunale di Cerchio Cesidio Falcone, oltre a Luigino Ciofani, dipendente del Comune di Cerchio, Marco Gatti, dipendente del Comune di Celano, e il costruttore celanese Jonny Lastella. Gli accertamenti riguardano in un filone alcune gare d’appalto del 2013 e del 2016 per le quali ci sarebbe stato il pagamento di somme di denaro e altre regalie da parte delle ditte poi risultate vincitrici con pagamenti tramite una società esterna. Nel collegio difensivo l’avvocato Vittoriano Frigioni, Leonardo Casciere, Massimiliano Zitti, Antonio Milo,
Oggi si terranno alcuni interrogatori in tribunale ad Avezzano per l’inchiesta sugli appalti di Balsorano che ha portato all’arresto del dirigente dell’ufficio tecnico del Comune di Balsorano, Pietro Mazzone, che si trova ai domiciliari, e all’iscrizione nel registro degli indagati del primo cittadino e di altri sette indagati: Gino Capoccitti, consigliere di maggioranza in carica ed ex vicesindaco, Rocco Tullio Servio ex assessore, Silvana Caringi, imprenditrice nel settore funerario Alessandro Gismondi, rappresentante legale della stessa ditta, Alessandra Magnarini, geometra, Aquilino Tantangelo, ingegnere, tutti con divieto di dimora in paese, e l’assessore comunale in carica Francesco Valentini. Mazzone, secondo l’accusa, sarebbe stato assunto in Comune per garantire una gestione “affaristica” degli appalti pubblici.