Avezzano. Amministrazione comunale di Avezzano e rappresentanza di notai riuniti per affrontare la problematica relativa alla trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà per gli alloggi realizzati in zona PEEP da cooperative, imprese private ed enti pubblici su terreni in località Pulcina, dati in convenzione in diritto di superficie per 99 anni, in base alla legge 167/62. Presenti all’incontro l’assessore al patrimonio, Luca Angelini, l’assessore ai lavori pubblici, Antonio Di Fabio e il presidente della commissione ambiente, Ignazio Iucci e in rappresentanza dei notai, il decano Roberto Colucci, Giuseppe Altieri e Silvia Ciminelli.
“La questione riguarda oltre 1500 nuclei abitativi dell’edilizia convenzionata, quindi più di 6000 abitanti, titolari del diritto di superficie degli appartamenti, che da anni attendono la soluzione – spiega Angelini – l’obiettivo è dare la possibilità di diventare proprietari della casa e disporne liberamente, scegliendo anche di mettere l’immobile in vendita a prezzo di mercato, senza sottostare al vincolo del costo massimo di cessione, attraverso apposita convenzione con il Comune anche quale singolo titolare del diritto. Un’occasione unica per i cittadini coinvolti e un’opportunità per il Comune di destinare i proventi di queste vendite alla riqualificazione del proprio territorio – continua Angelini – un anno fa, di concerto con la struttura notarile, sensibile alla problematica, è cominciato il lavoro del mio assessorato e di quello del collega Antonio Di Fabio che, insieme alle strutture tecniche, ha prodotto la proposta di delibera che sarà discussa in una delle prossime sedute del Consiglio comunale. Nell’atto consiliare viene specificato che, ai titolari del diritto di superficie, sarà consentito di trasformare lo stesso in una piena proprietà e, contestualmente, di eliminare anche i vincoli relativi al prezzo massimo di alienazione e del canone di locazione; vincoli che potranno essere rimossi anche da chi ha già ha il diritto di proprietà dell’immobile. Piena soddisfazione mia e del collega Di Fabio – conclude – perché, con questo provvedimento, abbiamo dato la risposta ad un’ istanza legittima che attende di essere accolta da oltre 30 anni”.