Avezzano. LFoundry e Smic annunciano la fine della cassa integrazione nello stabilimento di Avezzano. L’azienda passata nelle mani della multinazionale orientale Smic ha annunciato di non voler ricorrere alla ccassa industriale. La notizia è stata annunciata durante l’incontro tra la direzione aziendale e le rsu di stabilimento. Un primo segnale, quindi, per la nuova società che sta cercando di catturare nuovi clienti sul mercato europeo. “Durante l’incontro la direzione aziendale ha confermato le voci che già circolavano nello stabilimento”, hanno spiegato gli rsu della Fiom – Cgil, “niente cassa a ottobre e molto probabilmente anche a novembre non sarà necessario ricorrere agli ammortizzatori sociali. La riunione è stata quindi aggiornata alla prossima settimana per la revisione dell’accordo sulle ferie e gli aggiornamenti sulla situazione di carico della linea a novembre e dicembre. Si è anche accennato all’appuntamento al ministero per lo Sviluppo economico, che dovrebbe esserci il 27 ottobre, per la presentazione del piano industriale LFoundry-Smic”. Per la Fiom è di fondamentale importanza conoscere il piano industriale perchè: “da quanto verrà esposto potremo capire la sostenibilità e la serietà dell’operazione che ha visto la cessione del 70per cento delle quote della LFoundry a Smic. All’illustrazione del piano dovrà necessariamente seguire la riapertura della trattativa aziendale e l’istituzione di un premio di risultato che consenta a tutti i dipendenti, in maniera equa, di iniziare a recuperare reddito al quale si è rinunciato con tanto sacrificio per avere ancora un posto di lavoro”. Fondamentale per la Fiom sarà poi discutere con l’azienda dell’investimento che verrà messo in campo per rilanciare il sito. Per le parti sociali, infatti, bisognerà necessariamente includere anche un incentivo economico per i dipendenti E’ corretto, a nostro modo di vedere, che ci sia anche spazio per verificare e discutere su come parte di quel 70% (49 milioni di Euro) possa essere utilizzata come investimento sull’azienda ed incentivo economico sui dipendenti, inclusi i somministrati, sempre alla luce dello sforzo che, e’ innegabile, il personale tutto ha compiuto in questi anni”.