Avezzano. La notizia della denuncia del sindaco Di Pangrazio alla Provincia, suo datore di lavoro, ha innescato una serie di reazioni nel mondo della politica locale e soprattutto ha spinto molti a chiedersi: ma il primo cittadino uscente si ricandiderà? Gianni Di Pangrazio il 18 ottobre sarà in tribunale e se la dovrà vedere con l’ente di cui è dipendente che si è costituito in giudizio basandosi su un parere dell’autorità anticorruzione. Il sindaco, infatti, percepiva circa 4mila e 600 euro mensili da dirigente ma ora si sono trasformati in circa mille e 600. Più che una questione di portafogli per il primo cittadino di Avezzano è diventata una questione di principio e per questo ha deciso di avviare una battaglia legale a tutela dei comuni e degli amministratori. Le sue parole, però, non hanno convinto il mondo della politica che ieri si è confrontato a lungo sulla vicenda cercando di vedere cosa si cela dietro questa diatriba in stile Peter Pan. “Sarebbe sciocco pensare che non si renda conto che con il clima odierno quando si parla di stipendio di un politico, ancorchè per la propria attività professionale, l’opinione pubblica reagisce male”, ha commentato Pierfrancesco Bencivenga di Linkidea, “a prescindere da come la si pensi sugli stipendi dei dirigenti pubblici, se un soggetto lavora deve essere pagato come stabilito quindi è legittima richiesta del Sindaco. Caro sindaco, ove soccombessi nel giudizio con la Provincia ti ricandiderai con il rischio di dover soffrire per altri 5 anni una grossa decurtazione della tua retribuzione?”. L’interrogativo posto da Bencivenga ha dato il là a una serie di commenti da parte di esponenti politici pronti ad analizzare parole e azioni del sindaco in carica in vista delle elezioni del 2017. L’ex presidente della Provincia, Antonio Del Corvo, e il consigliere regionale, Maurizio Di Nicola, già si interrogano sul nuovo nome del candidato sindaco – qualche mese fa era spuntato quello del presidente del consiglio Domenico Di Berardino ovviamente non confermato – mentre il consigliere provinciale Felicia Mazzocchi ricorda che “dal 31 dicembre è inconferibile come confermato ad aprile dall’Anac e ha pensato di impugnare facendo causa alla provincia. Sul sito c’è il decreto del presidente che nomina i legali a difesa dell’ente”. Lorenzo De Cesare, ex assessore al Bilancio, pensa già agli schieramenti per il 2017 annunciando schieramenti di centrodestra, centrosinistra, Movimento 5 stelle e altri. Spigolosa, invece, la posizione di Ezio Stati, storico politico marsicano e padre dell’attuale assessore Daniela Stati, secondo il quale “Non ci sono dubbi se un dirigente vorrà fare il Sindaco in una città con una popolazione superiore a 15.000 abitanti deve mettersi in aspettativa e rinunciare allo stipendio. Incostituzionale? Non lo so. Chi sarà il futuro sindaco? Io lo so ma non ve lo dico”. A oltre sei mesi dalle elezioni, quindi, sembra aperta più che mai la battaglia politica e se anche le certezze – come appunto la ricandidatura del sindaco Di Pangrazio più volte annunciata dallo stesso – vengono meno si prevede un caldo inverno e una infuocata primavera.