Capistrello. Dure accuse alla maggioranza nel corso dell’assemblea pubblica organizzata dal gruppo di opposizione Un Paese in Comune per tracciare un bilancio del primo anno e mezzo di amministrazione comunale. “Allo scadere del primo anno ci saremmo aspettati un incontro pubblico da parte dell’Amministrazione comunale – affermano i Consiglieri Francesco Piacente, Dina Bussi, Anna Rita Mariani e Wilma Stati – ma evidentemente il confronto e il dialogo con i cittadini non è una priorità per il sindaco. Per noi, al contario, è sembrato doveroso scendere in piazza tra la gente e rendere conto di tutto il lavoro che abbiamo realizzato in questi primi 18 mesi”. Durante l’incontro ampio spazio è stato dedicato alo stato di attuazione del programma amministrativo. “Abbiamo scelto piazza Risorgimento – continuano i consiglieri di opposizione – perché qui doveva essere aperto uno dei tanti cantieri di riqualificazione di cui nel paese non si vede traccia. Per mesi i cittadini sono stati riempiti di promesse e ora il paese è stanco di aspettare. Noi chiediamo con forza che finalmente Ciciotti inizi a governare sul serio e ad investire, in opere importanti, il patrimonio di milioni di euro che ha ereditato nelle casse comunali. Hanno realizzato solo minuterie in questo anno e mezzo mentre abbiamo serie di importanti lavori che dovevano essere realizzati nel corso di quest’anno ma per i quali, in alcuni casi, la Giunta non ha neanche approvato i progetti. Inoltre la maggior parte di essi sono finiti a tecnici di fuori comune, come se i nostri professionisti locali non fossero all’altezza. Il caso più eclatante e grave è quello della scuola media Sabin. In Consiglio comunale, il 19 settembre, il Sindaco aveva addirittura dichiarato che entro pochi giorni sarebbe stato approvato il progetto di adeguamento sismico, ma in realtà abbiamo scoperto che ancora non esiste un incarico di progetto per mettere in sicurezza la scuola. Continuare ad amministrare in questo modo, solo per mezzo di forzature e senza dialogo con il paese, rischia di portare il comune al fallimento. Il Sindaco Ciciotti, per la prima volta nella storia, ha voluto tenere per sé le deleghe più importanti ai lavori pubblici, all’urbanistica, al personale. In questo modo ha voluto mettere fuori gioco alcuni dei suoi consiglieri, ma questa gestione dell’Amministrazione comunale si è rivelata fallimentare. Dovrebbero prenderne atto assessori e consiglieri comunali della maggioranza e pretendere un radicale cambiamento, prima che sia troppo tardi per sé stessi e per il paese”.