Celano. In occasione dell’accensione della lampada di San Francesco, lunedì 3 ottobre alle ore 21, a Castelvecchio Subequo, il coro “Giuseppe Corsi” di Celano, in collaborazione con il Comune celanese, ha tenuto il concerto denominato “Il viaggio misericordioso, “Il Dies irae di Tommaso, il Cantico di Francesco e i mottetti di Giuseppe Corsi da Celano”, nell’ambito del progetto “Il cammino di Tommaso e Francesco nella terra dei conti dei Marsi”. Il progetto è nato da un’unità di intenti dei Comuni interessati che hanno voluto valorizzare gli aspetti culturali e naturalistici dei propri territori. Un ringraziamento al sindaco celanese Settimio Santilli, all’assessore Eliana Morgante e a tutta l’amministrazione comunale che hanno seguito le fasi di preparazione dell’evento con vivo interesse. Il concerto del coro polifonico “Giuseppe Corsi”, diretto dal maestro Maria Rosaria Legnini, ha proposto un cammino di riflessione sui temi cari a San Francesco, partendo dalla visione di immagini dedicate ai luoghi interessati dal cammino di Francesco e Tommaso da Celano, primo biografo del Santo di Assisi. Immagini curate dall’organista e direttore di fotografia Franco Marcanio. I paesaggi dei Comuni di Assisi, Celano, Castelvecchio Subequo, Borgo San Pietro hanno rievocato l’antica e sempre nuova atmosfera di semplicità e purezza tanto cara a San Francesco. Il coro – con le voci soliste di Stefania Santariga (soprano) e Nazzareno Felli (tenore) – ha eseguito “Il Dies irae di Tommaso da Celano”, la sequenza liturgica in latino che descrive il giorno del giudizio. Il testo è stato prima declamato in latino e nella traduzione in italiano dalla coinvolgente voce di Donato Angelosante, permettendo così di cogliere il significato dei versi di Tommaso. La potenza espressiva del testo è stata sottolineata dalla interpretazione delle voci soliste e del coro che hanno dato alla melodia gregoriana un’intensità particolare, molto apprezzata dal numeroso pubblico presente. Con l’esecuzione del “Cantico delle creature” di monsignor Marco Frisina sul testo di Francesco si è entrati nella vera e propria tematica del francescanesimo. Il concerto – presentato da Domenica Carusi, con la parte tecnica curata in modo impeccabile da Alfredo Diamanti di “Underground studios” di Celano – ha proposto poi brani del repertorio polifonico classico come “Ave verum” di Mozart, “La marcia pontificia” di Gounod, “Isti sunt” mottetto a tre voci di Giuseppe Corsi da Celano, fino al brano conclusivo “Alleluia” di Haendel che ha entusiasmato gli ascoltatori presenti. Ottime anche le interpretazioni dei due brani per le voci solite. Al termine del concerto il sindaco di Castelvecchio Subequo, Pietro Salutari, ha rivolto un caloroso ringraziamento al coro “Giuseppe Corsi” e all’amministrazione comunale di Celano che ha consentito la realizzazione del concerto, promettendo uno scambio di visite fra le municipalità e dando a tutti un arrivederci a sabato 15 Ottobre a Roma, nella basilica di San Pietro in Vaticano quando il coro “Corsi” curerà le parti cantate della solenne liturgia in occasione del giubileo dei Comuni. Una nota di compiacimento e soddisfazione dopo l’intenso lavoro di preparazione svolto da tutti i componenti del coro che seguono da anni con passione e interesse sincero l’attività dell’associazione corale. Il valore del progetto viene cosi affermato e definito come reale valorizzazione di ambiente, cultura, arte e tradizioni appartenenti alle nostre genti.