Bisegna. Via la frutta dalle piante all’ingresso di Bisegna, comune del Parco d’Abruzzo Lazio e Molise in provincia di L’Aquila, e della sua frazione, San Sebastiano, per evitare che l’orso che dal mese di luglio frequenta con assiduità la Valle del Giovenco, nella Marsica, avvistato le prime volte nei pressi delle abitazioni su una pianta di ciliegie, continui ad avvicinarsi troppo. In realtà si tratta di una femmina di circa 4 anni e del peso di 72 Kg chiamata affettuosamente dagli abitanti del posto ‘Amarena’ e alla quale qualche giorno fa è stato messo il radiocollare dal personale del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Con la collaborazione del Sindaco (che ha emanato una specifica ordinanza), dell’Amministrazione comunale, dei cittadini ed in particolare delle due associazioni locali si è cercato di prevenire l’ingresso dell’orso in paese, rimuovendo la frutta. Le Guardie del Parco e gli Agenti Forestali hanno assicurato la sorveglianza e si è avviato un programma di condizionamento negativo sull’orso, seguito direttamente dal servizio scientifico, che può avere successo solo quando gli interventi avvengano ripetutamente e sistematicamente. Chiamati a collaborare i cittadini di Bisegna e San Sebastiano: dovranno rispettare l’ordinanza del Sindaco, segnalare tempestivamente al servizio di sorveglianza eventuali avvistamenti, evitare comportamenti che disturbino inutilmente l’orso. “Amarena” ora verrà seguita con più continuità, grazie alla presenza del radiocollare GPS che permetterà anche di valutare con maggiore precisione gli effetti della dissuasione e i comportamenti della giovane orsa. La presenza di concentrazioni di frutta nel periodo di iperfagia (aumento sensazione di appetito) sta facendo registrare la presenza di diversi orsi all’interno dei centri abitati. “Se da un lato scrive il Parco la presenza di un orso in un paese è un evento eccezionale ed emozionante, per l’orso, però, può rappresentare un serio pericolo: aumenta il rischio di incidenti, alimenta o inasprisce i conflitti sociali per i danni arrecati e favorisce l’insorgenza di un processo di abituazione soprattutto per gli esemplari più giovani”. “L’orsa è stata seguita già da diverse settimane dal personale scientifico e di sorveglianza del Parco per evitare la frequentazione del centro abitato e rassicurare la popolazione. Sabato 10 settembre il Parco ha organizzato un’assemblea pubblica insieme con Sindaco e associazioni locali (Montagna Grande e Amici dell’Orso Bernardo) per definire un programma intensivo di prevenzione e di dissuasione secondo quanto previsto dal “Protocollo orsi confidenti/problematici”.